In pochi minuti da San Miniato al Monte si scende sul vicino Piazzale Michelangelo. Da questo panoramico terrazzo,ideato dal' Architetto Poggi nel secolo scorso,si domina l'intera vallata e tutta Firenze. Al centro del Piazzale è il Monumento a Michelangelo con la copia del David e con le quattro statue raffiguranti il Giorno,la Notte,il Crepuscolo e l'Aurora. Da una delle numerose stradine o dal Viale dei Colli si scende verso la città,dove percorrendo un tratto dei Lungarni,verso ponente,si entra nel Quartiere di San Frediano e di Santo Spirito. Quartiere di San Frediano e di Santo Spirito . Nel centro del caratteristico,popolare quartiere,si trova la Chiesa di Santo Spirito. E' la chiesa più importante dell'Oltrarno opera tarda del Brunelleschi ( 1444 ),ha subito vari rifacimenti e modifiche in epoche successive. La liscia e semplice facciata è del XVIII secolo. Nell'interno,a croce latina con tre navate,la grande arte del Brunelleschi raggiunge qui il suo culmine sull'armonia delle proporzioni e degli spazi che già si era visto nella Chiesa di San Lorenzo. Una serie di Cappelle circolari animano tutto il perimetro. Interessanti sono il Vestibolo del Cronaca ( 1492 ),la Sacrestia del San Gallo ( 1489-92 ) e il Cenacolo di Santo Spirito affrescato dall'Orcagna verso il 1360. Il bel Campanile ( 1517 ) è di Baccio d'Agnolo. Sempre nel quartiere di San Frediano sorge la Chiesa di San Fredianino il Cestello. L'interno,barocco,è arricchito da affreschi del Gabbiani e Curradi ; del Ferri ( 1680-89 ) è l'imponente Cupola a tamburo cilindrico. Tra Palazzo Pitti e Ponte Vecchio sorge una chiesa dedicata alla martire romana S. Felicita. Sul portico della chiesa passa il corridoio vasariano che si apre all'interno con un palco usato dai granduchi per assistere alle funzioni religiose. Questa chiesa possiede uno dei gioielli del magnerismo fiorentino del primo '500 : la “Deposizione “ ,dipinta dal Pontormo nel 1527. Lontana dagli schemi tradizionali,senza uno sfondo e con le figure prive di corporeità,quasi fossero sospese nell'aria,questa drammaticissima deposizione è giustamente considerata,anche per l'uso dei bellissimi colori iridescenti,il capolavoro del Pontormo.
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