Ezechiele 7:3 si legge : “Ora la fine è su di te. Darò sfogo alla mia ira contro di te,ti giudicherò in base alla tua condotta e ti chiederò conto di tutte le cose detestabili che hai fatto”.
Qui parleremo della profezia che Ezechiele annunciò a tutti gli abitanti in vista dell'imminente,e catastrofica distruzione dell'antica Gerusalemme . Tra gli ebrei esiliati in Babilonia la notizia si diffonde molto rapidamente : Ezechiele,il profeta del Creatore,si sta comportando in modo strano. Per un'intera settimana è rimasto seduto in mezzo a loro senza parlare,come stordito. Poi,tutto a un tratto,si è alzato,e si è chiuso in casa. Ora,mentre tutti lo guardano perplessi,Ezechiele esce,prende un mattone,se lo mette difronte e ci incide una figura. Poi,in silenzio,comincia a costruire un muro in miniatura. Cosa significa? All'inizio nessuno riuscì a capire il suo comportamento,o ciò che stava facendo. Poi,solo in seguito,gli ebrei in esilio si resero conto che lo strano comportamento di Ezechiele,prediva un terribile e catastrofico avvenimento,la distruzione della città,opera della furente ira del Creatore,a causa delle loro ripetute,e spregevoli azioni idolatriche,di fornicazione,e tanto altro. Tutto questo,come influì sull'antica nazione di Israele? E che significato ha per noi,tutto questo,oggi? Intorno al 613 a.E.V. il Creatore disse a Ezechiele di rappresentare 3 scene per indicare aspetti del suo imminente giudizio su tutta Gerusalemme : l'assedio della città,le sofferenze dei suoi abitanti,e la distruzione della città e di chi vi abitava.
L'assedio di Gerusalemme In Ezechiele 4:1-3 si legge : “Figlio dell'uomo,prendi un mattone,mettilo davanti a te e incidi su di esso una città,Gerusalemme. Poni l'assedio contro di essa : costruisci un muro d'assedio,innalza una rampa d'assedio,schiera accampamenti e circondala di arieti. Prendi una piastra di ferro e mettila come un muro di ferro tra te e la città. Quindi rivolgi la faccia contro la città,che sarà sotto assedio ; la devi assediare. Questo è un segno per la casa di Israele”. Il mattone raffigurava Gerusalemme,mentre Ezechiele rappresentava l'esercito babilonese di cui il Creatore si sarebbe servito per distruggerla. Il muro in miniatura,la rampa d'assedio,e gli arieti rappresentavano gli strumenti da guerra che i nemici avrebbero impiegato per assediare e attaccare la città. E sarebbero stati forti come il ferro. Poi,doveva “rivolgere la faccia contro la città”. Quelle azioni ostili erano “un segno per la casa d'Israele”. Indicavano che stava per accadere qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato : il Creatore avrebbe impiegato un esercito nemico per assediare Gerusalemme,la città più importante per il suo popolo,nonché il luogo in cui sorgeva il tempio.
Le sofferenze degli abitanti In Ezechiele 4:9-13 leggiamo : “Prendi inoltre frumento,orzo,fave,lenticchie,miglio e farro,mettili in un solo recipiente e fanne del pane. Lo mangerai per il numero di giorni in cui starai sdraiato sul fianco,390 giorni. Ne peserai e ne mangerai 20 sicli (circa 230 g) al giorno. Lo mangerai in momenti stabiliti. E berrai acqua razionata,un sesto di hin (circa 0,6 l). La berrai in momenti stabiliti. Lo mangerai come fosse un pane rotondo d'orzo ; lo cuocerai davanti ai loro occhi su un fuoco alimentato da escrementi umani secchi”. E il Creatore proseguì : “Altrettanto impuro sarà il pane che gli israeliti mangeranno fra le nazioni in cui li disperderò”. Adesso Ezechiele non impersonava più l'esercito babilonese,ma gli abitanti di Gerusalemme. Ciò che fece indicava che l'assedio già imminente avrebbe fatto scarseggiare le scorte di cibo di tutta la città. A quel tempo il pane sarebbe stato preparato con un insolito miscuglio di ingredienti,indicando che il popolo si sarebbe nutrito con qualsiasi cosa avesse trovato. Ma quanto sarebbe stata grave la carestia? Moltissimo ; tanto,che alcuni furono costretti a cibarsi di carne umana.
La distruzione di Gerusalemme e dei suoi abitanti Nella terza scena della profezia Ezechiele ricoprì 2 ruoli. In primo luogo,inscenò ciò che il Creatore avrebbe fatto. In Ezechiele 5:1,2 leggiamo : “Figlio dell'uomo,prenditi una spada affilata e usala come un rasoio da barbiere. Raditi i capelli e la barba,e poi prendi una bilancia per pesarli e dividerli in tre parti. Un terzo lo brucerai nel fuoco in mezzo alla città una volta conclusi i giorni dell'assedio. Un altro terzo lo colpirai con la spada tutt'intorno alla città. L'ultimo terzo lo disperderai al vento,e io sguainerò la spada dietro a loro”. La mano con cui Ezechiele impugnava la spada rappresentava la mano del Creatore,cioè il giudizio che avrebbe seguito servendosi dell'esercito della potente Babilonia. Radersi capelli e barba significava che gli ebrei sarebbero stati attaccati e annientati. Ma perché il Creatore disse a Ezechiele di dividere in tre parti i capelli e i peli della barba appena tagliati e di destinarne ognuna a una fine diversa? E' interessante questo punto. Ezechiele bruciò la prima parte “in mezzo alla città” per far capire a chi lo stava osservando che alcuni abitanti sarebbero morti all'interno della città. Poi colpì la seconda parte con la spada,”tutt'intorno alla città”per indicare che altri abitanti sarebbero stati uccisi fuori dalla città. Infine,disperse al vento l'ultima parte per spiegare che altri abitanti sarebbero stati dispersi fra le nazioni,ma il Creatore avrebbe “sguainato la spada dietro a loro”. In nessun luogo dove si sarebbero stabiliti avrebbero trovato pace. La rappresentazione profetica di Ezechiele,tuttavia,conteneva un dettaglio che infondeva speranza. In Ezechiele 5:3 leggiamo : “Prendine alcuni e avvolgeteli nelle pieghe della tua veste”. Quel preciso comando indicava che alcuni ebrei dispersi sarebbero rimasti in vita. Alcuni di loro sarebbero stati tra gli esuli che avrebbero fatto ritorno a Gerusalemme alla fine dei lunghi 70 anni in Babilonia. Infatti,molti anni dopo la fine della prigionia in Babilonia,il profeta Aggeo riferì che alcuni ebrei dispersi erano tornati a Gerusalemme.
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