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Il Fuoco


 


Come oggi,anche nei lontani e antichi tempi biblici il fuoco aveva una parte molto importante nella vita dell'uomo. Veniva usato per raffinare,forgiare e fondere metalli,cuocere il cibo,scaldare la casa,e anche per offrire sacrifici e bruciare incenso. Tuttavia,a causa della sua portata e potenza distruttiva quando è incontrollato,il fuoco viene descritto come una delle quattro cose che non dicono mai “Basta!”,come ci insegna Proverbi 30:15 in cui leggiamo: Le sanguisughe hanno due figlie che gridano:”Ancora!Ancora!”. Ci sono tre cose che non si saziano,quattro cose che non dicono mai:”Basta!”. Per questa stessa ragione l'apostolo Giacomo paragona a un fuoco la lingua che se usata in modo sbagliato è molto velenosa,leggiamo Giacomo 3:5-8: “Lo stesso vale per la lingua: è una piccola parte del corpo eppure si vanta di grandi cose. Basta proprio un piccolo fuoco per incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco. Rappresenta un mondo d'ingiustizia fra le nostre membra,dato che contamina tutto il corpo,infiamma l'intero corso della vita ed è infiammata dalla Geenna. Ogni tipo di animale selvatico,di uccello,di rettile e di creatura marina dev'essere domato ed è stato domato dagli uomini. Ma nessun uomo può domare la lingua. E' ribelle e dannosa,piena di veleno mortale”,qui l'apostolo Giacomo ci spiega che gli uomini,durante tutta la loro lunga storia,nel corso dei millenni,sono riusciti a domare ogni tipo di animale,il fuoco,ma….non la lingua,questo versetto è in riferimento al nostro linguaggio,quando usiamo un linguaggio non adatto...è come se improvvisamente scoppiasse un terribile incendio indomabile,e il suo bruciare contamina tutto il resto del corpo,ecco perché è velenosa. La prima coppia umana,Adamo ed Eva,conoscevano già molto bene il fuoco,perché quando Dio li scacciò dal Giardino di Eden,in seguito alla loro disastrosa disobbedienza e ribellione,pose a Est del Giardino dei cherubini (angeli) con una spada dalla lama fiammeggiante che roteava continuamente per impedire loro l'accesso al Giardino stesso,lo leggiamo in Genesi 3:24: Così scacciò l'uomo e,per impedire l'accesso all'albero della vita,mise a oriente del giardino di Eden dei cherubini e una spada fiammeggiante che roteava di continuo. Può darsi che i due fratelli,Caino e Abele presentassero le loro offerte al Creatore davanti a cherubini e,probabilmente si servivano del fuoco per farlo,oppure si aspettavano che il fuoco venisse dagli stessi cherubini per consumare i sacrifici,come è scritto in Genesi 4:3,4,5 dove leggiamo: Un giorno Caino presentò dei prodotti della terra come offerta al Creatore. Abele invece presentò dei primogeniti del suo gregge,incluso il loro grasso,il Creatore guardò con approvazione ad Abele e alla sua offerta,ma non guardò con alcuna approvazione Caino e la sua offerta. Perciò Caino si infuriò e si sentì avvilito. Nell'antichità per forgiare arnesi di ferro veniva usato un intenso calore di fuoco fino a 1535°C. Dopo il Diluvio venivano usati mattoni “cotti al fuoco” ,oppure venivano anche lasciati seccare al sole. Vista la difficoltà nell'accendere il fuoco,era abitudine trasferirlo da un posto all'altro. In relazione ai propositi di Dio. L'angelo del Creatore apparve a Mosè in una fiamma di fuoco che incendiò,ma non consumò,un roveto,leggiamo Esodo 3: 2: Allora l'angelo del Creatore gli apparve in una fiamma di fuoco nel mezzo di un roveto. Continuando a guardare,Mosè notò che il roveto bruciava eppure non si consumava. Una colonna di fuoco guidava di notte gli israeliti nel deserto,colonna che in seguito restava sopra il tabernacolo,a indicare la imponente presenza del Creatore,in Esodo 13:21 leggiamo: E il Creatore andava davanti a loro di giorno in una colonna di nuvola,per guidarli lungo il cammino,e di notte in una colonna di fuoco,per far loro luce,così che potessero viaggiare sia di giorno che di notte. In Esodo 40:38 leggiamo: Infatti,in tutte le tappe del loro viaggio,sul tabernacolo c'era di giorno la nuvola del Creatore,e di notte un fuoco,alla vista di tutta la casa d'Israele. La manifestazione più completa della gloria dell'Onnipotente Creatore nel fuoco venne data alla Legge a Israele che fece fumare tutto il monte Sinai,un antico monte che domina tutto il deserto del Sinai,leggiamo Esodo 19:18: Il monte Sinai fumava tutto,perché il Creatore era sceso su di esso nel fuoco; e il fumo saliva come il fumo di una fornace,e l'intero monte tremava violentemente. Nel tabernacolo e nel tempio. Il fuoco figurava moltissimo nell'adorazione praticata sia nel tabernacolo che nel tempio. Ogni mattina e fra le due sere il sommo sacerdote doveva bruciare incenso sull'altare dell'incenso. La legge di Dio richiedeva che il fuoco ardesse continuamente sull'altare degli olocausti,in Levitico 6:12,13 fu dato i seguenti comandi: “Il fuoco sull'altare sarà tenuto acceso. Non deve spegnersi. Il sacerdote deve bruciarvi della legna ogni mattina e disporvi l'olocausto,e farà fumare su di esso il grasso dei sacrifici di comunione. Sull'altare sarà tenuto acceso del fuoco di continuo. Non deve spegnersi”. La tradizione narra che il fuoco veniva acceso miracolosamente da Dio,ma più specificamente il fuoco miracoloso non si manifestò per accendere la legna sull'altare,ma “per consumare l'olocausto e i pezzi grassi sull'altare”. Il fuoco che continuò poi ad ardere sull'altare era probabilmente il risultato dell'aggiunta del fuoco di Dio al fuoco che era già sull'altare,leggiamo Levitico 9:24: e dalla presenza del Creatore si sprigionò del fuoco che cominciò a consumare l'olocausto e i pezzi di grasso sull'altare. Vedendo ciò,proruppero tutti in grida di gioia e si inginocchiarono con il viso a terra. Fuoco miracoloso da parte del Creatore consumò anche i sacrifici dopo la bellissima preghiera di Salomone (figlio del re Davide),vediamola in 2 Cronache 6:36-42 leggiamo: “Se peccarono contro di te (non c'è infatti uomo che non pecchi),e tu sarai furioso con loro e li abbandonerai al nemico,che li porterà via prigionieri in un paese lontano o vicino,ma si ravvederanno nel paese in cui saranno stati portati prigionieri,e torneranno da te e imploreranno il tuo favore nel paese in cui saranno prigionieri,dicendo:”Abbiamo peccato,abbiamo sbagliato; abbiamo agito malvagiamente”,e nel paese della loro prigionia,là dove saranno stati portati prigionieri,torneranno da te con tutto il loro cuore e tutta la loro anima,e pregheranno in direzione del loro paese,che tu desti ai loro antenati,e della città che hai scelto e della casa che hai costruito per il tuo nome,ascolta la loro preghiera e la loro richiesta di favore dai cieli,la tua dimora,e rendi loro giustizia e perdona il tuo popolo che ha peccato contro di te. Ora,o mio Dio,ti prego,siano aperti i tuoi occhi e attenti i tuoi orecchi alla preghiera pronunciata in questo luogo. E ora,o Dio e Creatore,sali alla tua dimora,tu e l'Arca della tua forza. I tuoi sacerdoti,o Dio Creatore,si vestano di salvezza,e i tuoi leali si rallegrino della tua bontà. O Dio Creatore,non respingere il tuo unto. Ricorda il tuo amore leale verso Davide tuo servitore”;sempre in 2 Cronache 7:1 leggiamo: Non appena Salomone ebbe finito di pregare,dai cieli scese fuoco che consumò l'olocausto e i sacrifici,e la gloria del Creatore riempì la casa. Salomone fu un uomo giusto e retto e camminò con il Creatore,fu tanta e abbondante la Sapienza che Dio gli concesse,ma,in seguito,sposò molte giovani e belle donne (ebbe,in tutto,più di 700 mogli,tra cui la bellissima regina di Saba,attraente donna di colore),e in seguito….le sue mogli,appartenendo ad altre false dottrine e venerando false divinità,sviarono il cuore di Salomone da Dio,e gli costò molto caro,perché perse il suo regno. Leggiamo Giudici 6:21: L'angelo del Creatore stese quindi il bastone che aveva in mano e con la punta toccò la carne e il pane senza lievito,e un fuoco divampò dalla roccia e consumò la carne e il pane senza lievito. L'angelo del Creatore poi scomparve,questo è un altro bellissimo esempio di come il Creatore usò fuoco miracoloso per accettare le offerte dei suoi servitori. L'uso punitivo. L'antica Legge mosaica vietava di accendere il fuoco di Sabato,lo troviamo in Esodo 35:3 dove leggiamo: Il Creatore disse a Mosè:”Non dovete accendere un fuoco in nessuna delle vostre dimore nel giorno del Sabato”. Secondo la Legge,se un fuoco incontrollato faceva scoppiare un incendio nel campo di un altro,chi aveva appiccato il fuoco doveva ripagare il danno,in Esodo 22:6 il Creatore disse: “Se viene appiccato un fuoco che si propaga tra i rovi e brucia dei covoni o del grano non mietuto o un campo,chi ha appiccato il fuoco deve dare un risarcimento per ciò che è andato bruciato”. Indumenti o altre cose di pelle su cui la piaga della lebbra era comparsa e persisteva dovevano essere bruciati,leggiamo Levitico 13:53-58 il Creatore disse:”Ma se il sacerdote,esaminando la macchia,vede che non si è estesa nell'indumento o nell'ordito o nella trama o in qualsiasi oggetto di pelle,darà ordine che si lavi l'oggetto contaminato e lo metterà in quarantena per altri sette giorni. Dopo che l'oggetto contaminato sarà stato accuratamente lavato,il sacerdote lo esaminerà. Se la macchia non ha cambiato aspetto,pur non essendosi estesa,l'oggetto è impuro. Dev'essere bruciato nel fuoco perché è stato corroso,sul diritto o sul rovescio. Ma se il sacerdote esaminerà la macchia e vede che dopo essere stata accuratamente lavata si è attenuata,strapperà dall'indumento,dall'ordito,dalla trama o dalla pelle la parte contaminata. Comunque,se la macchia appare in un'altra parte dell'indumento,nell'ordito o nella trama,o in qualsiasi oggetto di pelle,allora si sta estendendo,e qualunque cosa contaminata dev'essere bruciata nel fuoco. Ma se la macchia scompare dall'indumento o dall'ordito o dalla trama o da qualsiasi oggetto di pelle che viene lavato,tale cosa dev'essere lavata una seconda volta e sarà pura”. Nelle antiche guerre combattute contro i loro nemici gli israeliti incendiarono alcune città. Anche le immagini scolpite o i pali sacri per adorare false divinità venivano bruciati. Molte volte il Creatore si servì di fuoco letterale per eseguire i suoi giudizi sui malfattori. E' particolarmente molto bella una parabola (cioè un'illustrazione) che usò Gesù per spiegare che tutti i malvagi impenitenti,alla conclusione del sistema di cose di questo mondo,verranno distrutti per sempre nel fuoco,è riportata in Matteo 13:40-42,leggiamo:”Perciò,come la zizzania è raccolta e bruciata nel fuoco,così avverrà alla conclusione del sistema di cose. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli,e questi raccoglieranno fuori dal suo Regno tutte le cose che portano a peccare e le persone che praticano l'illegalità,e le getteranno nella fornace ardente. Là piangeranno e digrigneranno i denti”, come il Diluvio noetico non distrusse i cieli e la terra in senso letterale,ma solo le persone empie,malvagie e impenitenti,così sarà alla rivelazione di Gesù Cristo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante che provocherà la distruzione eterna solo degli empi e dei malvagi.

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