Certo. Si può manifestare con l'arrivo dei primi caldi stagionali e viene definita “nebbia di avvenzione”,termine che in meteorologia indica un trasferimento orizzontale nell'atmosfera; quando infatti una massa d'aria calda e umida si sposta sulla superficie del mare,più fredda e non ancora riscaldata dalla bella stagione,perde calore e si condensa rapidamente,generando banchi di nebbia o nuvole basse a partire da pochi metri sopra il pelo dell'acqua. Poiché queste formazioni nascono in mare aperto,vengono comunemente indicate come “nebbie di mare”,che spesso si riversano sulle coste o sull'entroterra.
Primavera. Il fenomeno si verifica in maniera frequente nel Mar Mediterraneo già dal periodo primaverile,quando la massa d'acqua marina ha ormai disperso il caldo accumulato durante le precedente stagione estiva,e venti caldi e umidi come il libeccio e lo scirocco risalgono verso Nord dalle zone desertiche dell'Africa settentrionale.
Perché durante la “bella stagione” grandina di più?
E' capitato a tutti di dover fuggire dalla spiaggia o da un prato a causa di un improvviso temporale estivo,condito magari da chicchi di grandine. Questa spiacevole circostanza si deve alle alte temperature che contraddistinguono la bella stagione e al relativo riscaldamento del suolo.
Gocce gelate. Il fenomeno avviene,infatti,per via del contrasto tra la temperatura in prossimità del terreno e quella dell'atmosfera,molto più bassa. Questa differenza favorisce infatti le correnti ascensionali (una massa d'aria,se riscaldata,tende a salire),che sono per questo più intense in estate che in inverno. Le correnti calde,una volta entrate in contatto con le nuvole,”spingono” le gocce d'acqua contenute al loro interno a quote molto più alte,dove le temperature sono,invece,inferiori allo zero. Qui le goccioline,ghiacciandosi,si trasformano in chicchi di grandine che,in base all'andamento della corrente,salgono e scendono dentro la nuvola a “raccogliere” acqua a ingrandirsi,per poi precipitare giù.
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