Sì, perché mangiarla provoca un brusco innalzamento degli zuccheri nel sangue. Se per la pasta al dente l'indice glicemico si ferma a 41,infatti,quando è troppo cucinata questo può salire di molto. Succede perché,durante la cottura,l'acqua bollente idrata i granuli di amido,stretti in una rete proteica (il glutine),rendendo la pasta non troppo morbida,ma abbastanza da essere masticata. Più a lungo la pasta viene cotta,più le molecole di amido vengono scomposte e più velocemente mangiandola,il corpo assimilerà i carboidrati,causando un picco di zucchero nel sangue.
Impasto colloso. Non solo,la pasta scotta risulta meno digeribile perché tende a formare un impasto colloso,che gli enzimi digestivi faticano a disgregare e che transita in modo difficoltoso nel tratto intestinale. Se la pasta è troppo cotta,infine,diventa anche meno nutriente. Secondo una ricerca della Columbia University,infatti,quando i legami tra le molecole vengono danneggiati dalla cottura prolungata la pasta ha meno vitamine del gruppo B,che aiutano il corpo a produrre energia.
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