L'odiata “Regina delle Brioche”
La principessa asburgica a cui è stata attribuita l'infelice frase :”Se il popolo non ha pane,mangi brioche”,arrivò molto giovane alla corte di Francia e fu mal giudicata dai sudditi che le attribuivano spese pazze e troppi amanti. In realtà questo era il suo modo di reagire al disagio di vivere in un luogo straniero e ostile. Sfortunata anche con i figli,fu ghigliottinata a 38 anni.
Questa frase : “S'ils n'ont pas de pain,qu'ils mangent de la brioche”,è stata per secoli attribuita alla regina Maria Antonietta : l'avrebbe pronunciata in risposta alla folla inferocita e affamata,che nel 1789 marciava su Versailles,chiedendo pane. A quanto pare però,si tratterebbe di una citazione apocrifa,che non ha fondamento in alcuna fonte storica relativa alla Rivoluzione Francese né alla biografia della regina. Figlia di Francesco I di Lorena,imperatore del Sacro Romano Impero Germanico,e di Maria Teresa d'Asburgo,imperatrice d'Austria,Maria Antonietta Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena nacque a Vienna il 2 novembre 1755,penultima di 16 tra fratelli e sorelle. Grande appassionata di natura e vita all'aria aperta,imparò a danzare e a suonare il clavicembalo e l'arpa,ma non approfondì allo stesso modo la formazione umanistica. Trascorse la sua infanzia a Vienna e,appena undicenne,cioè nel 1766,venne promessa in sposa al Delfino di Francia,Luigi XVI. Furono avviate le negoziazioni e i due convolarono a nozze il 16 maggio 1770,senza mai essersi conosciuti di persona,in una sfarzosa cerimonia con ben 5.000 invitati.
Influencer della moda
Nel 1774,quando lei e il marito avevano rispettivamente 19 e 20 anni,il re Luigi XV,suo suocero,morì e loro salirono al trono di Francia in uno dei periodi più critici della storia : il Paese versava in una tremenda crisi economica per i numerosi debiti accumulati durante la Guerra dei sette anni (1756-1763). La vita di Maria Antonietta diventò infelici e tormentata dal senso di inadeguatezza. Trascurata dal marito,che neanche dormiva più al suo fianco, si lasciò trascinare in un lusso sfrenato per compensazione : passava da un ballo all'altro e lei stessa ne organizzava al Petit Trianon,un piccolo castello nel parco di Versailles che le era stato donato dal consorte,circondandosi di una cerchia di giovani aristocratici libertini,come la duchessa di Polignac e la principessa di Lamballe. Propiziò molte attività teatrali,amando il canto e la musica. Diventò anche mecenate di artisti,tra i quali la più apprezzata fu la pittrice Elisabeth Vigèe Le Brun,che eseguì 30 suoi ritratti,immortalando il suo gusto per la moda. In questo ambito fu una delle regnanti più seguite e ammirate in Europa. Maria Antonietta sceglieva da sola i suoi abiti grazie alla modista Rose Bertin,soprannominata con ironia del popolo “ministra della moda”. I suoi vestiti erano realizzati in tessuti preziosi. Ideava anche le acconciature,i cosiddetti pouf -vere e proprie sculture di capelli- con l'aiuto del suo hair stylist personale,Lèonard. Tutte le corti europee guardavano a Versailles e lei,innovatrice di stile,non badava a spese,investendo ingenti cifre,nonostante l'economia francese fosse in grave dissesto. Ciò generò ben presto disprezzo nel popolo e fece affiorare vecchi rancori anti-austriaci.
Sul trono di Francia
Quando il 10 maggio 1774 era salito al trono,Maria Antonietta non si era resa conto del ruolo istituzionale che avrebbe dovuto ricoprire e usò il suo potere quasi esclusivamente per licenziare,in base a simpatie e antipatie personali, alcuni membri del suo staff e dei ministri. Intanto il suo stile di vita e il fatto di non aver dato ancora alla luce un erede accrebbero la sua impopolarità, alimentata anche da voci della sua presunta infedeltà al re. Il suo nome infatti veniva sempre più spesso accostato a quello di un giovane ufficiale e diplomatico svedese,il conte Axel de Fersen.
I suoi figli non vissero a lungo
Il 19 dicembre 1778 Maria Antonietta diede alla luce la sua prima figlia,che in onore di sua madre fu chiamata Marie-Thèrèse -Charlotte. Tre anni più tardi, il 22 ottobre 1781,finalmente nacque il tanto atteso Delfino,Louis-Joseph,che tuttavia non riuscì a placare l'odio della gente che continuava a rimproverare alla regina le sue spese spropositate,trasformandola nel capro espiatorio di tutte le colpe di corte. Il Terzo Stato ( cioè la borghesia e il popolo,così chiamati perché in ordine di importanza venivano dopo i nobili e il clero) iniziò ad attribuirle sempre più insistentemente il nomignolo dispregiativo “l'austriaca”. Intanto,fin dalla più tenera età,Louis-Joseph fu soggetto a febbri alte e la sua salute cagionevole lo portò ad ammalarsi di tubercolosi. Morì a soli 7 anni. Nel 1785 nacque Louis-Charles,che sarebbe poi diventato re Luigi XVII,seppur per un breve periodo,succedendo alla scomparsa di Luigi XVI,ma morendo poi in prigione 2 anni più tardi,senza aver potuto di fatto governare. L'ultima figlia di Maria Antonietta,Sophie-Bèatrice,nacque il 9 luglio 1786 e morì l'anno successivo. L'unica a sopravvivere fu dunque la primogenita Marie-Thèrèse-Charlotte,che aveva solo 15 anni quando i suoi genitori furono giustiziati : venne affidata alle cure della zia paterna,Elisabeth,che nel 1795 fu ghigliottinata a sua volta. Furono un'infanzia e un'adolescenza difficili quelle vissute da Maria Teresa-Charlotte,che per diversi anni abitò in carcere e fu liberata,quando aveva 17 anni,grazie a uno scambio fatto tra Austria e Francia con i detenuti francesi. Nel 1799 sposò il cugino primo Louis-Antoine d'Artois, ma per rientrare in patria dovette attendere la restaurazione nel 1814 ; nel 1824 suo zio Luigi XVIII morì e lei divenne Delfina di Francia,salvo poi dover abbandonare nuovamente il Paese nel 1830,quando scoppiò la nuova rivoluzione di luglio. Morì di polmonite in esilio nel 1851 senza lasciare eredi.
Una first lady pasticciona
Le scelte politiche della regina Maria Antonietta durante il regno di suo marito Luigi XVI si rivelarono per lo più fallimentari. Nel maggio 1787 convinse il re a sostituire il cardinale Etienne- Charles de Lomènie de Brienne con l'allora responsabile delle finanze,Charles Alexandre de Calonne. Ma una volta nominato capo del Consiglio reale delle finanze,Lomènie de Brienne non riuscì a risollevare le sorti economiche della Francia,travolta da una crisi sempre più profonda. Per rimediare,la stessa Maria Antonietta,il 25 agosto 1788,intercedette presso il re per richiamare il popolare ministro Jacques Necker. Nel frattempo il popolo era sempre più indignato per gli sperperi reali. Nel 1789,gli aristocratici francesi,dopo aver compilato un elenco di lamentele, chiamato il Cahiers de dolèances, chiesero la convocazione degli Stati Generali, assemblea consultiva dei 3 ceti sociali francesi (clero,aristocrazia e terzo stato) che non era stata più convocata dal 1614. Fu messa in discussione l'autorità del re. Anche il Terzo Stato si riunì il 17 giugno,nell'Assemblea Nazionale,pervenendo alla conclusione che sarebbe stata necessaria una riforma costituzionale. Si allinearono alla decisione anche rappresentanti di altri ceti. Il 27 giugno il re fu costretto a riconoscere le decisioni prese dall'Assemblea Nazionale,ma ormai la rabbia aveva inasprito anche le frange più basse del popolo,che di lì a poco,il 14 luglio,attaccarono la prigione della Bastiglia,dando inizio alla Rivoluzione Francese vera e propria. Il dolore di Maria Antonietta per la morte di suo figlio Louis-Joseph non sembrò scalfire la sua indifferenza verso il popolo. Rifiutando l'idea di una monarchia costituzionale,chiese aiuto ai suoi fratelli,i principi d'Asburgo : Giuseppe II e Leopoldo II,e convinse suo marito a non fare affidamento sui riformatori moderati come La Fayette e Mirabeau. Ormai,comunque,la coppia reale non riusciva più in alcun modo ad arginare l'ira dei rivoluzionari che chiedevano le loro teste.
Fuggì,ma fu fermata
Axel de Fersen,amante storico di Maria Antonietta,li aiutò a fuggire nella speranza di trovare truppe devote alla monarchia,ma furono fermati a Varennes nel giugno 1791. Maria Antonietta spinse il marito a chiedere aiuto alle potenze europee,ma i rivoluzionari non diedero loro tempo e li condussero nel palazzo delle Tuileries,dove diventarono prigionieri dei francesi. Il 21 gennaio 1793 fu ghigliottinato Luigi XVI e Maria Antonietta fu trasferita nel carcere alla Conciergerie dell'île de la Citè e tenuta sotto stretta sorveglianza : venne violata anche la sua privacy,essendo sorvegliata a vista giorno e notte da due gerdarmeri in cella. A ciò si aggiunse la sofferenza per un cancro all'utero del quale si era ammalata. Anche questa volta provò a scappare con l'aiuto di due fedeli,ma invano,perché venne fermata e ricondotta nella sua cella.
L'odio di Robespierre
Dopo la morte di suo marito,lei restava l'ultimo simbolo della monarchia di Francia. In quel periodo,che viene ricordato come il periodo del Terrore e di cui l'esponente di maggior spicco fu Maximilien de Robespierre,l'ala estremista dei Giacobini,che avevano preso il potere,iniziò ad arrestare e a uccidere gli esponenti dell'opposizione. Maria Antonietta era in cima alla lista degli anti-rivoluzionari da uccidere. L'accusarono di alto tradimento e persino di incesto. Lei perse le speranze di uscire incolume dalla prigione,dopo il massacro dei suoi fedeli amici,come la principessa di Lamballe. Arrivò il giorno del suo processo nell'ottobre del 1793 presso il tribunale rivoluzionario. Le vennero mosse le accuse più immonde e,condannata a morte,fu ghigliottinata il 16 ottobre 1793 in quella che oggi è Place de la Concorde. Fu l'ultimo atto della monarchia francese.
Giallo a corte : il collier della regina
Il più grande scandalo che ebbe per protagonista Maria Antonietta riguardò una collana di diamanti. Il grande cappellano di Francia,cardinale de Rohan,aveva interrotto le relazioni con la regina e desiderava ripristinarle. Un'avida nobile in disgrazia,la pseudo-contessa Valois de la Motte,gli promise di intercedere in suo favore. Invece,fingendosi la regina,gli scrisse numerose lettere con toni sempre più intimi e nell'agosto 1784,assoldando una prostituta somigliante a Maria Antonietta,organizzò addirittura un incontro notturno con lui. L'anno successivo,quando la finta contessa riferì a Rohan che la regina voleva acquistare una sontuosa collana di 650 diamanti ma non aveva denaro, questi accettò di fare una trattativa. Si assicurò la collana e la consegnò alla Valois de la Motte perché la desse a Maria Antonietta. Valois scappò senza lasciare tracce. Presto venne alla luce l'inganno e Maria Antonietta fece arrestare il cardinale Rohan,la sua sosia e la falsa contessa,rintracciata in Inghilterra. Fu coinvolta nel processo e ne uscì innocente,ma non tutti credettero alla sua estraneità ai fatti. L'accaduto ispirò Alexandre Dumas che scrisse nel 1850 il romanzo La collana della regina.
L'odiata “Regina delle Brioche”
La principessa asburgica a cui è stata attribuita l'infelice frase :”Se il popolo non ha pane,mangi brioche”,arrivò molto giovane alla corte di Francia e fu mal giudicata dai sudditi che le attribuivano spese pazze e troppi amanti. In realtà questo era il suo modo di reagire al disagio di vivere in un luogo straniero e ostile. Sfortunata anche con i figli,fu ghigliottinata a 38 anni.
Questa frase : “S'ils n'ont pas de pain,qu'ils mangent de la brioche”,è stata per secoli attribuita alla regina Maria Antonietta : l'avrebbe pronunciata in risposta alla folla inferocita e affamata,che nel 1789 marciava su Versailles,chiedendo pane. A quanto pare però,si tratterebbe di una citazione apocrifa,che non ha fondamento in alcuna fonte storica relativa alla Rivoluzione Francese né alla biografia della regina. Figlia di Francesco I di Lorena,imperatore del Sacro Romano Impero Germanico,e di Maria Teresa d'Asburgo,imperatrice d'Austria,Maria Antonietta Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena nacque a Vienna il 2 novembre 1755,penultima di 16 tra fratelli e sorelle. Grande appassionata di natura e vita all'aria aperta,imparò a danzare e a suonare il clavicembalo e l'arpa,ma non approfondì allo stesso modo la formazione umanistica. Trascorse la sua infanzia a Vienna e,appena undicenne,cioè nel 1766,venne promessa in sposa al Delfino di Francia,Luigi XVI. Furono avviate le negoziazioni e i due convolarono a nozze il 16 maggio 1770,senza mai essersi conosciuti di persona,in una sfarzosa cerimonia con ben 5.000 invitati.
Influencer della moda
Nel 1774,quando lei e il marito avevano rispettivamente 19 e 20 anni,il re Luigi XV,suo suocero,morì e loro salirono al trono di Francia in uno dei periodi più critici della storia : il Paese versava in una tremenda crisi economica per i numerosi debiti accumulati durante la Guerra dei sette anni (1756-1763). La vita di Maria Antonietta diventò infelici e tormentata dal senso di inadeguatezza. Trascurata dal marito,che neanche dormiva più al suo fianco, si lasciò trascinare in un lusso sfrenato per compensazione : passava da un ballo all'altro e lei stessa ne organizzava al Petit Trianon,un piccolo castello nel parco di Versailles che le era stato donato dal consorte,circondandosi di una cerchia di giovani aristocratici libertini,come la duchessa di Polignac e la principessa di Lamballe. Propiziò molte attività teatrali,amando il canto e la musica. Diventò anche mecenate di artisti,tra i quali la più apprezzata fu la pittrice Elisabeth Vigèe Le Brun,che eseguì 30 suoi ritratti,immortalando il suo gusto per la moda. In questo ambito fu una delle regnanti più seguite e ammirate in Europa. Maria Antonietta sceglieva da sola i suoi abiti grazie alla modista Rose Bertin,soprannominata con ironia del popolo “ministra della moda”. I suoi vestiti erano realizzati in tessuti preziosi. Ideava anche le acconciature,i cosiddetti pouf -vere e proprie sculture di capelli- con l'aiuto del suo hair stylist personale,Lèonard. Tutte le corti europee guardavano a Versailles e lei,innovatrice di stile,non badava a spese,investendo ingenti cifre,nonostante l'economia francese fosse in grave dissesto. Ciò generò ben presto disprezzo nel popolo e fece affiorare vecchi rancori anti-austriaci.
Sul trono di Francia
Quando il 10 maggio 1774 era salito al trono,Maria Antonietta non si era resa conto del ruolo istituzionale che avrebbe dovuto ricoprire e usò il suo potere quasi esclusivamente per licenziare,in base a simpatie e antipatie personali, alcuni membri del suo staff e dei ministri. Intanto il suo stile di vita e il fatto di non aver dato ancora alla luce un erede accrebbero la sua impopolarità, alimentata anche da voci della sua presunta infedeltà al re. Il suo nome infatti veniva sempre più spesso accostato a quello di un giovane ufficiale e diplomatico svedese,il conte Axel de Fersen.
I suoi figli non vissero a lungo
Il 19 dicembre 1778 Maria Antonietta diede alla luce la sua prima figlia,che in onore di sua madre fu chiamata Marie-Thèrèse -Charlotte. Tre anni più tardi, il 22 ottobre 1781,finalmente nacque il tanto atteso Delfino,Louis-Joseph,che tuttavia non riuscì a placare l'odio della gente che continuava a rimproverare alla regina le sue spese spropositate,trasformandola nel capro espiatorio di tutte le colpe di corte. Il Terzo Stato ( cioè la borghesia e il popolo,così chiamati perché in ordine di importanza venivano dopo i nobili e il clero) iniziò ad attribuirle sempre più insistentemente il nomignolo dispregiativo “l'austriaca”. Intanto,fin dalla più tenera età,Louis-Joseph fu soggetto a febbri alte e la sua salute cagionevole lo portò ad ammalarsi di tubercolosi. Morì a soli 7 anni. Nel 1785 nacque Louis-Charles,che sarebbe poi diventato re Luigi XVII,seppur per un breve periodo,succedendo alla scomparsa di Luigi XVI,ma morendo poi in prigione 2 anni più tardi,senza aver potuto di fatto governare. L'ultima figlia di Maria Antonietta,Sophie-Bèatrice,nacque il 9 luglio 1786 e morì l'anno successivo. L'unica a sopravvivere fu dunque la primogenita Marie-Thèrèse-Charlotte,che aveva solo 15 anni quando i suoi genitori furono giustiziati : venne affidata alle cure della zia paterna,Elisabeth,che nel 1795 fu ghigliottinata a sua volta. Furono un'infanzia e un'adolescenza difficili quelle vissute da Maria Teresa-Charlotte,che per diversi anni abitò in carcere e fu liberata,quando aveva 17 anni,grazie a uno scambio fatto tra Austria e Francia con i detenuti francesi. Nel 1799 sposò il cugino primo Louis-Antoine d'Artois, ma per rientrare in patria dovette attendere la restaurazione nel 1814 ; nel 1824 suo zio Luigi XVIII morì e lei divenne Delfina di Francia,salvo poi dover abbandonare nuovamente il Paese nel 1830,quando scoppiò la nuova rivoluzione di luglio. Morì di polmonite in esilio nel 1851 senza lasciare eredi.
Una first lady pasticciona
Le scelte politiche della regina Maria Antonietta durante il regno di suo marito Luigi XVI si rivelarono per lo più fallimentari. Nel maggio 1787 convinse il re a sostituire il cardinale Etienne- Charles de Lomènie de Brienne con l'allora responsabile delle finanze,Charles Alexandre de Calonne. Ma una volta nominato capo del Consiglio reale delle finanze,Lomènie de Brienne non riuscì a risollevare le sorti economiche della Francia,travolta da una crisi sempre più profonda. Per rimediare,la stessa Maria Antonietta,il 25 agosto 1788,intercedette presso il re per richiamare il popolare ministro Jacques Necker. Nel frattempo il popolo era sempre più indignato per gli sperperi reali. Nel 1789,gli aristocratici francesi,dopo aver compilato un elenco di lamentele, chiamato il Cahiers de dolèances, chiesero la convocazione degli Stati Generali, assemblea consultiva dei 3 ceti sociali francesi (clero,aristocrazia e terzo stato) che non era stata più convocata dal 1614. Fu messa in discussione l'autorità del re. Anche il Terzo Stato si riunì il 17 giugno,nell'Assemblea Nazionale,pervenendo alla conclusione che sarebbe stata necessaria una riforma costituzionale. Si allinearono alla decisione anche rappresentanti di altri ceti. Il 27 giugno il re fu costretto a riconoscere le decisioni prese dall'Assemblea Nazionale,ma ormai la rabbia aveva inasprito anche le frange più basse del popolo,che di lì a poco,il 14 luglio,attaccarono la prigione della Bastiglia,dando inizio alla Rivoluzione Francese vera e propria. Il dolore di Maria Antonietta per la morte di suo figlio Louis-Joseph non sembrò scalfire la sua indifferenza verso il popolo. Rifiutando l'idea di una monarchia costituzionale,chiese aiuto ai suoi fratelli,i principi d'Asburgo : Giuseppe II e Leopoldo II,e convinse suo marito a non fare affidamento sui riformatori moderati come La Fayette e Mirabeau. Ormai,comunque,la coppia reale non riusciva più in alcun modo ad arginare l'ira dei rivoluzionari che chiedevano le loro teste.
Fuggì,ma fu fermata
Axel de Fersen,amante storico di Maria Antonietta,li aiutò a fuggire nella speranza di trovare truppe devote alla monarchia,ma furono fermati a Varennes nel giugno 1791. Maria Antonietta spinse il marito a chiedere aiuto alle potenze europee,ma i rivoluzionari non diedero loro tempo e li condussero nel palazzo delle Tuileries,dove diventarono prigionieri dei francesi. Il 21 gennaio 1793 fu ghigliottinato Luigi XVI e Maria Antonietta fu trasferita nel carcere alla Conciergerie dell'île de la Citè e tenuta sotto stretta sorveglianza : venne violata anche la sua privacy,essendo sorvegliata a vista giorno e notte da due gerdarmeri in cella. A ciò si aggiunse la sofferenza per un cancro all'utero del quale si era ammalata. Anche questa volta provò a scappare con l'aiuto di due fedeli,ma invano,perché venne fermata e ricondotta nella sua cella.
L'odio di Robespierre
Dopo la morte di suo marito,lei restava l'ultimo simbolo della monarchia di Francia. In quel periodo,che viene ricordato come il periodo del Terrore e di cui l'esponente di maggior spicco fu Maximilien de Robespierre,l'ala estremista dei Giacobini,che avevano preso il potere,iniziò ad arrestare e a uccidere gli esponenti dell'opposizione. Maria Antonietta era in cima alla lista degli anti-rivoluzionari da uccidere. L'accusarono di alto tradimento e persino di incesto. Lei perse le speranze di uscire incolume dalla prigione,dopo il massacro dei suoi fedeli amici,come la principessa di Lamballe. Arrivò il giorno del suo processo nell'ottobre del 1793 presso il tribunale rivoluzionario. Le vennero mosse le accuse più immonde e,condannata a morte,fu ghigliottinata il 16 ottobre 1793 in quella che oggi è Place de la Concorde. Fu l'ultimo atto della monarchia francese.
Giallo a corte : il collier della regina
Il più grande scandalo che ebbe per protagonista Maria Antonietta riguardò una collana di diamanti. Il grande cappellano di Francia,cardinale de Rohan,aveva interrotto le relazioni con la regina e desiderava ripristinarle. Un'avida nobile in disgrazia,la pseudo-contessa Valois de la Motte,gli promise di intercedere in suo favore. Invece,fingendosi la regina,gli scrisse numerose lettere con toni sempre più intimi e nell'agosto 1784,assoldando una prostituta somigliante a Maria Antonietta,organizzò addirittura un incontro notturno con lui. L'anno successivo,quando la finta contessa riferì a Rohan che la regina voleva acquistare una sontuosa collana di 650 diamanti ma non aveva denaro, questi accettò di fare una trattativa. Si assicurò la collana e la consegnò alla Valois de la Motte perché la desse a Maria Antonietta. Valois scappò senza lasciare tracce. Presto venne alla luce l'inganno e Maria Antonietta fece arrestare il cardinale Rohan,la sua sosia e la falsa contessa,rintracciata in Inghilterra. Fu coinvolta nel processo e ne uscì innocente,ma non tutti credettero alla sua estraneità ai fatti. L'accaduto ispirò Alexandre Dumas che scrisse nel 1850 il romanzo La collana della regina.
Secondo i giornali scandalistici ebbe storie con uomini e con donne
I giornali scandalistici dell'epoca non si occuparono solo degli abiti di Maria Antonietta,ma anche dei suoi amori. I più maligni dissero che era lesbica, attribuendole relazioni con le donne che la circondavano ( la duchessa di Polignac e la principessa di Lamballe). Altri le affibbiarono storie con uomini avvenenti,che mai furono provate. L'unica di cui ci sono tracce inequivocabili fu quella con il conte Axel de Fersen,diplomatico svedese che Maria Antonietta aveva incontrato in quanto consigliere politico di suo marito,Luigi XVI,nel luglio 1774 a un ballo in maschera. Il loro fu un vero amore che durò a lungo : circa 20 anni durante i quali si scrissero tantissime lettere,utilizzando codici e sigilli segreti per tentare di tenere nascosto il loro rapporto. Secondo alcuni storici,i suoi ultimi due figli,Louis-Charles,che sarebbe diventato Luigi XVII,e Sophie-Bèatrice (1786-1787) sarebbero stati figli di Axel de Fersen e non del re Luigi XVI.
Secondo i giornali scandalistici ebbe storie con uomini e con donne
I giornali scandalistici dell'epoca non si occuparono solo degli abiti di Maria Antonietta,ma anche dei suoi amori. I più maligni dissero che era lesbica, attribuendole relazioni con le donne che la circondavano ( la duchessa di Polignac e la principessa di Lamballe). Altri le affibbiarono storie con uomini avvenenti,che mai furono provate. L'unica di cui ci sono tracce inequivocabili fu quella con il conte Axel de Fersen,diplomatico svedese che Maria Antonietta aveva incontrato in quanto consigliere politico di suo marito,Luigi XVI,nel luglio 1774 a un ballo in maschera. Il loro fu un vero amore che durò a lungo : circa 20 anni durante i quali si scrissero tantissime lettere,utilizzando codici e sigilli segreti per tentare di tenere nascosto il loro rapporto. Secondo alcuni storici,i suoi ultimi due figli,Louis-Charles,che sarebbe diventato Luigi XVII,e Sophie-Bèatrice (1786-1787) sarebbero stati figli di Axel de Fersen e non del re Luigi XVI.
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