Daniele,il suo nome significa “Dio giudica”,nasce a Gerusalemme nel 620 a. C. circa. Era di nobile famiglia giudea,e solo quando fu adolescente verrà deportato (insieme ad altri ragazzi) a Babilonia,dove eserciterà il suo servizio di profeta. Per la sua saggezza (proveniente dal Creatore )conquista la fiducia del re babilonese Nabucodonosor II (regnò dal 604 a. C. fino alla morte avvenuta nel 562 a. C.) e diventa funzionario di corte sapendo interpretare i sogni del re (grazie all'abbondante conoscenza concessa dal Creatore ) ; leggiamo insieme, dalla Bibbia (va benissimo quella che avete a casa),nel Libro di Daniele 1 : 1-20: L'anno terzo del regno di Ioakìm,re di Giuda,Nabucodonosor ,re di Babilonia,marciò su Gerusalemme a la cinse d'assedio. Il Signore diede Ioakìm,re di Giuda,nelle sue mani,insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio,ed egli li trasportò nel paese di Sinar,nel tempio del suo dio,e li depositò nel tesoro del tempio del suo dio. Il re ordinò ad Asfenàz,capo dei suoi funzionari di corte,di condurgli i giovani israeliti di stirpe regale o di famiglia nobile,senza difetti,di bell'aspetto,dotati di ogni sapienza,istruiti,intelligenti e tali da poter stare nella reggia,e di insegnare loro la scrittura e la lingua dei Caldei. Il re assegnò loro una razione giornaliera delle sue vivande e del vino che egli beveva ; dovevano essere educati per tre anni,al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. Fra loro vi erano alcuni Giudei : Daniele, Anania,Misaele e Azaria ; però il capo dei funzionari di corte diede loro altri nomi,chiamando Daniele Baltassàr,Anania Sadrac,Misaele Misac e Azaria Abdènego. Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non obbligarlo a contaminarsi. Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. Però egli disse a Daniele :”Io temo che il re,mio signore,che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere,trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e così mi rendereste responsabile davanti al re”. Ma Daniele disse al custode,al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele,Anania,Misaele e Azaria :”Mettici alla prova per dieci giorni,dandoci da mangiare verdure e da bere acqua,poi si confrontino,alla tua presenza,le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re ; quindi deciderai di fare con i tuoi servi come avrai constatato”. Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni,al termine dei quali si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. Da allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino che bevevano,e diede loro soltanto verdure. Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni. Terminato il tempo,stabilito dal re,entro il quale i giovani dovevano essergli presentati,il capo dei funzionari li portò a Nabucodonosor. Il re parlò con loro,ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele,Anania,Misaele e Azaria,i quali rimasero al servizio del re ; su qualunque argomento in fatto di sapienza e intelligenza il re li interrogasse, li trovava dieci volte superiori a tutti i maghi e indovini che c'erano in tutto il suo regno. Qui,abbiamo visto l'arrivo e l'educazione che ricevettero i 4 giovani, Daniele,Anania,Misaele e Azaria alla corte dell'antica Babilonia, abbiamo visto che Daniele fu reso dal Creatore un uomo molto sapiente,perciò leggiamo, adesso,cosa successe in seguito nel Libro di Daniele 2: 1-23 : Nel secondo anno del suo regno,Nabucodonosor,fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter dormire. Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli indovini,gli incantatori e i Caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re. Egli disse loro :”Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione”. I Caldei risposero al re :”O re,vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione”. Rispose il re ai Caldei :”La mia decisione è ferma : se voi non mi fate conoscere il sogno e la sua spiegazione,sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte a letamai. Se invece mi rivelate il sogno e la sua spiegazione, riceverete da me doni,regali e grandi onori. Rivelatemi dunque il sogno e la sua spiegazione”. Essi replicarono :”Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione”. Rispose il re :”Comprendo bene che voi volete guadagnare tempo,perché vedete che la mia decisione è ferma. Se non mi fate conoscere il sogno,una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false,in attesa che le circostanze mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione”. I Caldei risposero davanti al re :”Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesta del re : difatti nessun re,per quanto potente e grande,ha mai domandato una cosa simile a un mago,indovino o Caldeo. La richiesta del re è tanto difficile,che nessuno ne può dare al re la risposta,se non gli dèi la cui dimora non è tra gli uomini”. Allora il re andò su tutte le furie e,acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero messi a morte. Il decreto fu pubblicato e già i saggi venivano uccisi ; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte. Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòc,capo delle guardie del re,che stava per uccidere i saggi di Babilonia,e disse ad Ariòc,ufficiale del re :”Perché il re ha emanato un decreto così severo?”. Ariòc ne spiegò il motivo a Daniele. Egli allora entrò dal re e pregò che gli concedesse tempo : egli avrebbe dato la spiegazione del sogno al re. Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni,Anania,Misaele e Azaria,affinché implorassero misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero,perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti i saggi di Babilonia. Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna ; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo :”Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,perché a lui appartengono la sapienza e la potenza. Egli alterna tempi e stagioni,depone il re e li innalza,concede la sapienza ai saggi,agli intelligenti il sapere. Svela cose profonde e occulte e sa quello che è celato nelle tenebre,e presso di lui abita la luce. Gloria e lode a te,Dio dei miei padri,che mi hai concesso la sapienza e la forza,mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato e ci hai fatto conoscere la richiesta del re”. Quale fu la spiegazione al sogno di Nabucodonosor ? Leggiamo dal Libro di Daniele 2:36-45 : Questo è il sogno : ora ne daremo la spiegazione al re. Tu,o re,sei il re dei re ; a te il Dio del cielo ha concesso il regno,la potenza,la forza e la gloria. Dovunque si trovino figli dell'uomo, animali selvatici o uccelli del cielo,egli li ha dati nelle tue mani ; tu li domini tutti : tu sei la testa d'oro. Dopo di te sorgerà un altro regno,inferiore al tuo ; poi un terzo regno,quello di bronzo,che dominerà su tutta la terra. Ci sarà poi un quarto regno,duro come il ferro : come il ferro spezza e frantuma tutto,così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. Come hai visto,i piedi e le dita erano in parte d'argilla da vasaio e in parte di ferro : ciò significa che il regno sarà diviso,ma ci sarà in esso la durezza del ferro,perché hai veduto il ferro unito all'argilla fangosa. Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l'altra fragile. Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni,ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla fangosa. Al tempo di questi re,il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo : stritolerà e annienterà tutti gli altri regni,mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte,non per intervento di una mano,che ha stritolato il ferro,il bronzo,l'argilla,l'argento e l'oro. Il Dio grande ha fatto conoscere al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione”. Da qui in poi la reputazione che si guadagnò Daniele (per merito del Dio Grande e Creatore) gli permise di continuare la sua attività dopo la conquista di Babilonia da parte dei Medi (furono un antico popolo iranico che occupò gran parte dell'odierno Iran Centrale e occidentale,a sud del Mar Caspio. Nel VI secolo fondarono un impero che si estendeva dall'attuale Azerbaigian all'Asia Centrale e che rivale dei regni di Lidia e Babilonia,per un totale di circa 3 milioni di km2 ) e dei Persiani avvenuta nel 539 a. C. Il re Dario I (Dario I di Persia,detto il Grande, figlio di Istaspe,fu re di Persia dal 522 a. C. al 486 a. C. Dario I cinse anche la corona d'Egitto con il nome di Stutra),istigato dai nemici di Daniele,emise un editto che obbligava chiunque a non offrire alcuna richiesta a qualunque Dio o ad altre divinità se non a sé stesso. Questi uomini trovarono,però, Daniele accinto a pregare intensamente l'unico e vero,solo Dio Creatore del Cielo come gli era solito fare,e provocarono talmente il re che lo convinsero a gettare il povero e innocente Daniele nella fossa dei leoni,vediamo cosa successe,sempre nel Libro di Daniele 6: 17-29 : Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re,rivolto a Daniele, gli disse :”Quel Dio,che tu servi con perseveranza,ti possa salvare!”. Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa : il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi dignitari,perché niente fosse mutato riguardo a Daniele. Quindi il re ritornò al suo palazzo,passò la notte digiuno,non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò. La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e allo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni. Quando fu vicino,il re chiamò Daniele con voce mesta :”Daniele,servo del Dio Vivente,il tuo Dio che servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?”. Daniele rispose :”O re,vivi in eterno! Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui ; ma neppure contro di te,o re,ho commesso alcun male”. Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito,non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. Quindi,per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele,furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti al fondo della fossa,che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa. Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli,nazioni e lingue,che abitano tutta la terra : “Abbondi la vostra pace. Per mio comando viene promulgato questo decreto : In tutto l'impero a me soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele,perché egli è il Dio vivente,che rimane in eterno ; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo potere non avrà mai fine. Egli salva e libera,fa prodigi e miracoli in cielo e in terra : egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni”. Questo Daniele fu in grande onore sotto il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano. Da questo episodio biblico capiamo che il Creatore è assolutamente in grado di salvare e liberare chiunque,su tutta la terra,faccia completo e assoluto affidamento in Lui. A Daniele furono,in seguito,rivelati misteri concernenti gli avvenimenti futuri relativi al suo popolo Israele, relativi alla riedificazione di Gerusalemme (completamente bruciata da un incendio che devastò tutta la città) e del tempio di Salomone. Egli vide,in visione, quattro grandi bestie che salivano dalla terra,la quarta grande bestia delle tre aveva 10 corna. In mezzo a queste corna spuntò un altro piccolo corno,il quale aveva occhi di uomo e abbatté tre delle precedenti corna,questo piccolo corno proferiva grandi cose,simbolicamente il piccolo corno rappresenta l'Anticristo che farà guerra ai santi,lo leggiamo insieme sempre dal Libro di Daniele 7:15-28: Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia,che era diversa da tutte le altre e molto spaventosa,che aveva denti di ferro e artigli di bronzo,che divorava,stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava, e anche intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno a quell'ultimo corno che era spuntato davanti al quale erano cadute tre corna e del perché quel corno aveva occhi e una bocca che proferiva parole arroganti e appariva maggiore delle tre corna. Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva,finché venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il regno. Egli dunque mi disse :”La quarta bestia significa ciò che ci sarà sulla terra e un quarto regno diverso da tutti gli altri e divorerà tutta la terra,la schiaccerà e la stritolerà. Le dieci corna significano che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro,diverso dai precedenti : abbatterà tre e proferirà parole contro l'Altissimo ; penserà di mutare i tempi e la legge. I santi gli saranno dati in mano per un tempo,tempi a metà di un tempo. Si terrà poi il giudizio e gli sarà tolto il potere,quindi verrà sterminato e distrutto completamente. Allora il regno,il potere e la grandezza dei regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo,il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno”. Qui finisce il racconto. Io, Daniele,rimasi molto turbato nei pensieri,il colore del mio volto cambiò e conservai tutto questo nel cuore. Le quattro bestie vengono distrutte e i loro corpi arsi. La visione termina con la venuta del Figlio dell'Uomo (il Figlio Unigenito,Gesù Cristo,che poi è lo stesso Bellissimo Uomo di Michele,il potente Arcangelo) al quale gli furono dati dominio,gloria e regno,come leggiamo sempre dal Libro di Daniele 7:13,14 cosa vide in una delle sue visioni: Guardando ancora nelle visioni notturne,ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d'uomo ; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere,gloria e regno,tutti i popoli,nazioni e lingue lo serviranno : il suo potere è un potere eterno,che non finirà mai,e il suo regno non sarà mai distrutto. Le quattro bestie rappresentano i 4 regni di uomini malvagi e oscuri che governano la terra,con l'avvicinarsi di Gesù (che rappresenta Colui che metterà Fine a questo malvagio mondo di uomini) essi vedranno la loro definitiva distruzione con la venuta del Regno del Creatore Altissimo,il quale li distruggerà per sempre,trionfando sulle tenebre. Durante la sua lunga vita vissuta tutta a Babilonia,Daniele dovette affrontare molte prove ; il re Nabucodonosor,era in cuor suo un uomo malvagio,per lodare la sua immagine in tutto il suo regno leggiamo cosa fece in Daniele 3:1 -24 : Il re Nabucodonosor aveva fatto costruire una statua d'oro,alta sessanta cubiti e larga sei,e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura,nella provincia di Babilonia. Quindi il re Nabucodonosor aveva convocato i sàtrapi,i governatori, i prefetti,i consiglieri,i tesorieri,i giudici,i questori e tutte le alte autorità delle province,perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodonosor aveva fatto erigere. I sàtrapi,i governatori,i prefetti,i consiglieri,i tesorieri,i giudici,i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all'inaugurazione della statua che aveva fatto erigere il re Nabucodonosor. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere da Nabucodonosor. Un banditore gridò ad alta voce :”Popoli,nazioni e lingue,a voi è rivolto questo proclama : Quando voi udrete il suono del corno,del flauto, della cetra,dell'arpa,e del salterio,della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali,vi prostrerete e adorerete la statua d'oro che il re Nabucodonosor ha fatto erigere. Chiunque non si prostrerà e non adorerà,in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente”. Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue,non appena ebbero udito il suono del corno,del flauto,della cetra,dell'arpa,del salterio e di ogni specie di strumenti musicali,si prostrarono e adorarono la statua d'oro che il re Nabucodonosor aveva fatto erigere. Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei e andarono a dire al re Nabucodonosor :”O re,vivi per sempre! Tu hai decretato, o re,che chiunque avrà udito il suono del corno,del flauto,della cetra,dell'arpa, del salterio,della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali,deve prostrarsi e adorare la statua d'oro : chiunque non si prostrerà e non l'adorerà, sia gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Ora,ci sono alcuni Giudei, che hai fatto amministratori della provincia di Babilonia cioè Sadrac,Mesac e Abdènego,che non ti obbediscono,o re : non servono i tuoi dèi e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto erigere”. Allora Nabucodonosor,sdegnato e adirato, comandò che gli conducessero Sadrac,Mesac e Abdènego,e questi comparvero alla presenza del re. Nabucodonosor disse loro :”E' vero,Sadrac, Mesac e Abdènego,che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere? Ora se voi,quando udrete il suono del corno,del flauto, della cetra,dell'arpa,del salterio,della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali,sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto,bene ; altrimenti,in quel medesimo istante,sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?”. Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodonosor :”Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito ; sappi però che il nostro Dio,che serviamo,può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano,o re . Ma anche se non ci liberasse,sappi,o re,che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto”. Allora Nabucodonosor fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac,Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco nella fornace sette volte più del solito. Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito,comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e di gettarli nella fornace di fuoco ardente. Furono infatti legati,vestiti com'erano,con i mantelli,i calzari,i copricapi e tutti i loro abiti, e gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. Poiché l'ordine del re urgeva e la fornace era ben accesa,la fiamma del fuoco uccise coloro che vi avevano gettato Sadrac,Mesac e Abdènego. E questi tre,Sadrac,Mesac e Abdènego caddero legati nella fornace di fuoco ardente. Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme,lodavano Dio e benedicevano il Signore. Continua,siamo sempre nella Bibbia nel Libro di Daniele 3:26-32 : “Benedetto sei tu,Signore,Dio dei nostri padri : degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre. Tu sei giusto in tutto ciò che ci hai fatto ; tutte le tue opere sono vere,rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi. Giusto è stato il tuo giudizio per quanto hai fatto ricadere su di noi e sulla città santa dei nostri padri,Gerusalemme. Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo a causa dei nostri peccati,poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito da iniqui,allontanandoci da te,abbiamo mancato in ogni modo. Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,non li abbiamo osservati,non abbiamo fatto quanto ci avevi ordinato per il nostro bene. Ora,quanto hai fatto ricadere su di noi,tutto ciò che ci hai fatto,l'hai fatto con retto giudizio : ci hai dato in potere dei nostri nemici,ingiusti,i peggiori fra gli empi,e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra”. Questa fu la bellissima preghiera che Azaria innalzò al Creatore,e cosa accadde nella fornace ?In mezzo al fuoco comparve Michele,il potente Arcangelo che andò in aiuto dei tre giovani uomini,le fiamme ardevano,ma loro non bruciavano,e quando furono fatti uscire,erano completamente illesi, poco tempo dopo,Nabucodonosor impazzì e fu rinchiuso nel suo palazzo. Trascorsero molti anni,e Daniele,dopo aver vissuto una vita lunga restando per moltissimi anni sempre fedele al Creatore,morì,molto vecchio,a Babilonia nel 530 a. C. circa. La sua tomba è situata alle pendici di una collina sulla riva est del fiume Shãvavar nella città di Shush (Susa), l'antica capitale della civiltà elamita.
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