E' venuta alla luce il 2 ottobre 1470 come figlia secondogenita di Alfonso II,erede al trono di Napoli,e Ippolita Maria Sforza,dal padre ereditò il carattere fiero,l'orgoglio per la propria dinastia,e l'attitudine al comando ; dalla madre, invece,ereditò l'amore per l'arte e la cultura. E' ritenuta ad essere una particolare pretendente delle giovani nobildonne identificata nel ritratto di Leonardo che è la Gioconda . All'età di 2 anni fu promessa in sposa a Gian Galeazzo Sforza che ne aveva 4,figlio del Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza (è stato Duca dal 1466 al 1476,l'anno in cui fu assassinato,in seguito a una cospirazione di alcuni nobili),futuro matrimonio mirato a stringere i rapporti politici e consolidare l'amicizia tra i due stati. Il matrimonio tra Isabella d'Aragona e Gian Galeazzo Sforza venne celebrato a Napoli nel dicembre del 1488 ; i due sposi ebbero 4 figli : Francesco,Bona,Ippolita (era la figlia primogenita,la sua morte prematura avvenne a 8 anni) e Bianca,che morì a 3 anni. A Milano,Isabella trovò una situazione politica nella quale il marito era succube del potere dello zio Ludovico il Moro,che assegnò agli sposi il castello di Pavia per allontanarli dal governo. Ma Isabella non accettò questa condizione. Nel 1493 scrisse al padre Alfonso per denunciare la sua situazione,ma la ferma reazione del padre fu frenata dalla prudenza del nonno,re Ferrante I (ovvero Ferdinando Trastamara d'Aragona,era l'unico figlio maschio illegittimo,di Alfonso I di Napoli). Quando però nel 1494 Alfonso II salì al trono di Napoli,dichiarò subito guerra al Moro. Il 22 ottobre di quell'anno morì Gian Galeazzo nel Castello di Pavia a 25 anni ; si ritiene sia stato avvelenato dal Moro,che il giorno dopo venne eletto Duca di Milano. Ciò contribuì all'ostilità di Ludovico nei confronti di Isabella,che nel 1497 venne trasferita con le figlie a Milano,mentre il piccolo Francesco,erede del ducato,rimase a Pavia con molto dolore della madre,la quale poté riabbracciare il figlio solo quando i rapporti tra il Ducato di Milano e il Regno di Napoli migliorarono. Ma,nel 1498,Francesco fu nuovamente allontanato dalla madre da Ludovico,venuto a sapere che,durante una passeggiata a cavallo, tutti acclamavano Francesco come Duca. Isabella finse di accettare queste condizioni,intanto,però,temporeggiava in attesa di Luigi XII,sperando che eleggesse suo figlio come Duca,ma quando il re arrivò a Pavia,non andò come Isabella sperò,Luigi XII dicendo di volerlo dare in sposo alla propria figlia, lo mandò in Francia,lì lo fece prigioniero in un'abbazia. La perdita del figlio e la notizia del ritorno del Moro col proprio esercito,spinsero Isabella a tornare, dopo 11 anni a Napoli ; qui tentò di contattare l'imperatore Massimiliano d'Austria cercando di riavere il figlio,ma fallì. Profondamente addolorata per la perdita dei propri cari,dell'amato marito,si firmò nelle sue lettere “unica nella disgrazia “; cessò solo quando sua figlia,Bona Sforza,unica rimasta viva, si sposò. Bona si sposò a Napoli,il 6 dicembre 1517,con il re di Polonia, Sigismondo Iagellone (detto il Vecchio ; figlio quintogenito di Casimiro IV ed Elisabetta d'Asburgo,succedette al fratello maggiore Alessandro I,morto il 20 giugno 1506 senza eredi),portando una dote di 500.000 ducati e il Ducato di Bari (che avrebbe ereditato dopo la morte della madre ) ; ci furono grandi festeggiamenti sfarzosi,poi il 3 febbraio 1518 la giovane donna partì per la Polonia. In molte occasioni Isabella si propose di raggiungere la figlia ; nell'ottobre del 1519,in occasione della nascita del primogenito di Bona, Isabella partì,ma in Polonia scoppiò la guerra,e fu costretta a dirigersi a Roma, dove fu accolta dal Papa. Malata di idropisia (è una patologia che favorisce l'accumulo di liquidi sierosi nelle cavità del corpo),nel 1523 si trasferì nel Ducato di Bari per assicurare una successione alla figlia ; poi tornò a Castel Capuano a Napoli,dove morì l'11 febbraio 1524,a soli 54 anni. Dopo i suoi fastosi funerali,venne sepolta nella sagrestia nuova nella basilica di San Domenico Maggiore a Napoli.
Commenti
Posta un commento