L'Andrea Doria è stato un transatlantico (cioè una nave specializzata nel trasporto di passeggeri oltre oceano) dell'Italia-Società di Navigazione,costruito
nei cantieri navali di Ansaldo di Genova Sestri Ponente,fu varato il 16 giugno
1951 ed iniziò agli ordini del comandante superiore di lungo corso Piero Calamai,il suo viaggio inaugurale,salpando da Genova il 14 gennaio 1953.
Misurava 213,59 m di lunghezza fuori tutto e 27,40 m di larghezza massima al galleggiamento ; aveva una stazza lorda (rappresenta la somma dei volumi degli spazi interni) di 29.950 t e una stazza netta 15.788 t. La propulsione
era affidata a 2 impianti separati di turbine a vapore (è una macchina motrice
che sfrutta l'energia termica del vapore acqueo in pressione convertendola in lavoro meccanico tramite una trasformazione isoentropica di espansione),
collegate a 2 eliche (è un organo intermediario in grado di trasformare la potenza meccanica di un albero rotante in variazione della quantità di moto
di un fluido,allo scopo di generare una propulsione secondo il principio di azione e reazione) gemelle a 3 pale,che permettevano alla nave di raggiungere
agevolmente una velocità di crociera di 23 nodi,con una velocità massima di
26.44 nodi. Prese il nome dall'ammiraglio ligure Andrea Doria (Oneglia 30
novembre 1466-Genova 25 novembre 1560 ; è stato un ammiraglio,politico,
e nobile). Strutturata su 11 ponti,poteva ospitare fino a 1.241 passeggeri. Fu la
prima nave ad avere a bordo 3 piscine e l'aria condizionata in tutti i locali.
Il viaggio inaugurale ebbe inizio nel capoluogo ligure il 14 gennaio 1953 alla
volta di Napoli,per proseguire verso gli Stati Uniti. Durante la crociera l'Andrea
Doria incontrò intense tempeste specialmente in avvicinamento al continente
nordamericano viaggiando alla volta di New York e accumulò molto ritardo.
Tuttavia,giunse a destinazione il 23 gennaio. La nave diventò molto presto famosa per la puntualità e la grande richiesta di biglietti.
Il 25 luglio 1956 l'Andrea Doria,agli ordini del comandante superiore Piero Calamai,navigava per raggiungere New York proveniente da Genova.
Contemporaneamente una nave mercantile,la svedese Stockholm,un transatlantico per il trasporto promiscuo di merci e passeggeri,si dirigeva
verso Göteborg (città della Svezia meridionale),agli ordini del comandante
Gunnar Nordenson,ma al momento dell'incidente al comando di guardia in
plancia c'era il terzo ufficiale di coperta Johan-Ernst Carstens – Johannsen.
Alle 23:10 PM le navi stavano per incrociare un corridoio molto trafficato,
coperto da una fitta coltre di nebbia. Non ci fu contatto radio e,benché l'Andrea Doria emettesse fischi obbligatori,l'altra non lo fece : a questo punto fu troppo tardi,il violento impatto avvenne nello Stretto di Bering tra Cape Dezhnev
(Russia) e Cape Prince (Alaska) : lo Stretto di Bering è uno stretto (è un
braccio d'acqua tra due terre che collega due bacini di acqua contigui) marino
nell'emisfero settentrionale che si estende tra capo Deźnėv (è un promontorio
situato nella penisola dei Čukĉi,in Russia) e capo Principe di Galles (si trova
nella punta occidentale della penisola di Seward in Alaska),è largo circa 83 km,
con una profondità di 30-50 m,confinando con il Mar Glaciale Artico, prendendo il nome di Vitus Jonassen Bering,esploratore russo di nascita danese.
L'Andrea Doria e la Stockholm entrarono in collisione,la prua rinforzata della
Stockholm (che poteva operare anche come rompighiaccio ) sfondò la murata
dell'Andrea Doria e la squarciò per quasi tutta la sua lunghezza. Sfondando
sotto il ponte di comando dell'Andrea Doria per oltre 12 m,uccise numerosi passeggeri che si erano già ritirati a dormire nelle proprie cabine,sfondando
molte paratie stagne e perforando 5 depositi di combustibile,causò l'imbarco
di circa 500 t d'acqua di mare che,produssero il pericoloso,immediato e anomalo sbandamento (inclinazione). Quarantasei dei 1.706 passeggeri trovarono la morte al momento della collisione,insieme a 5 uomini della
Stockholm. Dopo la collisione l'equipaggio trovò sul ponte di coperta della
Stockholm una ragazza di 14 anni che era ospitata nella cabina 52 dell'Andrea
Doria : era Linda Morgan,sopravvissuta all'impatto non riportando ferite gravi,
mentre sua sorella morì nella cabina,schiacciata dalla tagliente prua della
Stockholm. Le due ragazzine erano figlie di un noto cronista statunitense che
nel corso della stessa notte,senza mai apparire di essere interessato da motivi
personali,seguì e portò avanti una cronaca diretta. Subito dopo la collisione
l'Andrea Doria continuò a imbarcare acqua e lo sbandamento aumentò superando i 18° in pochi minuti. Varie cause determinarono la rapida inclinazione della nave : l'accostata a sinistra prima dell'impatto determinò
uno sbandamento a dritta di circa 8°,e la falla un ulteriore sbandamento a
dritta di almeno 13°. In poco tempo la nave superò i 20° di inclinazione e il
comandante si rese conto che non c'erano più speranze,ma non fece emettere il
segnale immediato di abbandono nave,per non causare panico e confusione.
L'abbandono della nave fu reso difficoltoso dallo sbandamento laterale, che rese inutilizzabili le lance di salvataggio. Gli addetti alle macchine si mobilitarono
tempestivamente e l'elettricità fu mantenuta fino alla fine,tanto che la nave si
inabissò con le luci di emergenza ancora accese. L'arrivo dell'Île de France
(transatlantico francese di 44.500 t,varato nel giugno del 1926 dai cantieri di
Penhoët a St.Nazaire ; deve la sua popolarità all'eccezionale contributo che diede in occasione al disastroso naufragio dell'Andrea Doria la notte tra il 25 e il 26 luglio 1956) con 11 lance di salvataggio,fu preceduto da quello di altre 2 navi mercantili,la Cape Ann prima e la Thomas dopo,anche la Stockholm
accolse una parte dei naufraghi. Un punto saliente nella soluzione del disastro
fu la decisione del comandante Raoul de Beauolén,sulla Île de France,diretta
verso l'Europa che aveva superato la Stockholm,di dare ordine di invertire la
rotta,procedendo attraverso la fitta nebbia alla massima velocità finché,attorno
alle 2:00 AM del mattino del 26 luglio,raggiunse l'Andrea Doria. Alla vista
della nave,illuminata a giorno,i passeggeri e tutto l'equipaggio dell'Andrea Doria furono più sollevati,il panico si placò,permettendo un'evacuazione della nave decisamente più tranquilla ed efficace. Alle 5:30 AM del mattino erano stati tutti allontanati dall'Andrea Doria. A causa della falla sul fianco la nave
continuò ad inclinarsi,fino al definitivo inabissamento alle 10:09 AM del 26
luglio. L'ultimo pezzo visibile fu l'elica,che poi si inabissò. Il relitto si trova a
soli 75 m di profondità,la zona è percorsa da forti correnti,l'acqua è molto fredda e ricca di plancton ed è per questo che è sempre torbida,schermando la
luce solare e rendendo buio il fondale dove giace da oltre 60 anni.
Andrea Doria nacque ad Oneglia (centro abitato che forma la città di Imperia) il 30 novembre 1466 da Ceva Doria,consigliere di Oneglia ed esponente dell'antica famiglia genovese dei Doria di Oneglia,e Caracosa Doria dei Doria
di Dolceacqua (comune di 2.092 abitanti della provincia di Imperia in Liguria).
Suo padre si trovò,ad un certo punto,costretto a vendere i suoi titoli feudali, ed
entrambe i genitori morirono giovani lasciando Andrea orfano a 17 anni. A quei
tempi un giovane nobile che voleva migliorare la sua condizione aveva 2 possibilità : il mestiere delle armi o la vita ecclesiastica. Così scelse di diventare
un soldato. Nel 1485 arrivò a Roma,città in cui il cugino Nicolò Doria (fu il
72° doge della Repubblica di Genova),suo lontano parente e congiunto a papa
Innocenzo VII,comandava la guardia papale,ottenne un posto da ufficiale. Iniziò,poi,una vera e propria carriera da soldato di ventura (identificava,
durante il Medioevo,un soldato mercenario),al servizio dei Montefeltro (antica
famiglia che governò prima il Castello di Montecopiolo : comune emiliano di
1.041 abitanti nel XII secolo,poi la contea di Montefeltro e Urbino), degli
Aragonesi e di Giovanni Della Rovere,signore di Senigallia (comune di
44.090 abitanti della provincia di Ancona nelle Marche). Andrea diventò
marinaio oltre i 40 anni. Riconfermato capo della flotta,iniziò nel 1513 con
2 galeoni di sua proprietà a pattugliare il mar Ligure ed il Tirreno,contro i
corsari barbareschi (erano marinai musulmani,maghrebini e ottomani,ma
anche cristiani europei rinnegati) che minacciavano la navigazione e le coste.
Fu un abile ammiraglio stratega che partecipò a molte guerre navali. Andrea
Doria morì il 25 novembre 1560 a 94 anni. Fu sepolto nella chiesa di San
Matteo a Genova. Non lasciò figli e la sua eredità venne raccolta da Gianandrea,figlio dell'erede prediletto Giannettino (ucciso dal Fieschi nel
1547).
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