Hunga Tonga-Hunga Hà apai
Hunga Tonga -Hunga Hà apai è un vulcano sottomarino (sono delle fratture al di sotto delle acque marine già individuate per mezzo di scandagli a fine Ottocento. Ma ancor prima,nel 1649-1650,un eruzione esplosiva del Kolumbo :situato nel Mare Egeo,circa 8 km a nord-est di Santorini,fa parte dell'arco vulcanico dell'Egeo meridionale,è una catena di vulcani situata nel Mar Egeo meridionale formata da fenomeni tettonici come conseguenza della subduzione della placca africana al di sotto della placca euroasiatica. E' lungo circa 450 km e largo da 20 a 40 km,e comprende una serie di vulcani sia spenti, sia dormienti e storicamente attivi ; ha un diametro di circa 3 km e un cratere di circa 1.5 km,provocò la morte di 70 abitanti dell'isola di Santorini. Si calcola che il 75% del magma annuo sia prodotto da vulcani sottomarini. Il magma, originato dal mantello terrestre : si tratta di un involucro solido plastico, compreso tra la crosta terrestre e il nucleo,avente uno spessore di circa 2.890 km,viene eruttato sulla crosta oceanica principalmente in due zone :
. nelle dorsali oceaniche : è il risultato delle divergenza tra due placche di crosta oceanica originando una struttura caratteristica della litosfera, particolarmente articolata e complessa,comprendente rilievi di origine tettonica che si snoda sui fondali oceanici per una lunghezza pari a circa 60.000 km ; là dove i margini delle zolle divergono e viene formata una nuova litosfera oceanica.
. in prossimità delle zone di subduzione,laddove è possibile rilevare quasi sempre fenomeni di diapirismo : in geologia,un diapiro è una massa rocciosa semifusa,originata in una zona di fusione parziale del mantello superiore e risalita attraverso le rocce sovrastanti più recenti e più pesanti,associati ad archi vulcanici e bacini di retroarco : è un bacino strutturale geologico sottomarino associato a un arco insulare e a una zona di subduzione. Tali bacini si trovano lungo i margini convergenti,attualmente concentrati nell'Oceano Pacifico occidentale),che fa parte della zona di subduzione delle Kermadec-Tonga
(è una zona di subduzione situata nell'Oceano Pacifico,che si estende verso nord a partire dall'Isola del Nord,in Nuova Zelanda,che rimane di poco a ovest di essa e include la fossa di Hikurangi,è una fossa oceanica situata sul fondale dell'Oceano Pacifico a est della costa orientale dell'Isola del Nord,la fossa delle Kermadec,è una delle più profonde fosse oceaniche raggiungendo i 10.047 m di profondità,e la fossa delle Tonga,è situata a sud del Pacifico,e raggiunge la profondità di 10.882 m. La zona di subduzione delle Kermadec-Tonga si configura con un margine convergente o distruttivo,presso la quale la crosta oceanica della placca pacifica,a est,sta subducendo al di sotto della placca indo-australiana a ovest,a una velocità che va,a seconda dell'area considerata,da 5.5 a 7.6 cm/anno. Si ritiene che in questa zona la subduzione sia principalmente guidata dall'eccessivo peso della fredda e vecchia crosta oceanica che trascina la placca verso il basso facendola inabissare nel caldo mantello terrestre),è un'area geologicamente molto attiva. Le isole Hunga Tonga e Hunga Hà apai erano originariamente 2 isole separate,che si sono unite poi in seguito in un'unica isola Hunga Tonga-Hunga Hà apai a causa dell'eruzione del vulcano nel 2014-2015. Con l'eruzione dell'Hunga Tonga del 2022 (è avvenuta il 14 gennaio nell'arcipelago di Tonga ad opera del vulcano Hunga Tonga situato a 65 km a nord di Tongatapu : l'isola principale con i suoi 74.454 abitanti ; dopo essere rimasto inattivo dal 2014,il vulcano eruttò il 20 dicembre 2021, emettendo un'ampia colonna di cenere e fumi che si poteva scorgere da Nuku' alofa,la capitale di Tonga,a 70 km dal vulcano) l'isola,che arrivava fino a 114 m sul livello del mare,è scomparsa,e sono rimasti solamente dei resti delle vecchie isole,nuovamente separate. Il vulcano ha,probabilmente,avuto eruzioni esplosive alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo (forse nel 1108). Diverse successive eruzioni si sono verificate nel 1912,1937,2009,2014-15,e 2021-22. Il vulcano Hunga Tonga si trova quasi completamente sott'acqua,ad eccezione di due piccole isole vulcaniche,Hunga Tonga,a nord-est,e Hunga Hà apai,a sud-ovest,che,a loro volta,sono i resti di una caldera (si ricorda che la caldera è un'ampia conca o depressione,spesso occupata da un lago,di forma circolare o ellittica,che si forma normalmente dopo lo sprofondamento della camera magmatica di un edificio vulcanico causato dal suo parziale svuotamento a seguito di un imponente eruzione) collassata. Prima dell'eruzione del 2015, le due isole subaeree erano distanti circa 1.6 km e ciascuna era lunga circa 2 km. Raggiungevano un'altezza massima (rispettivamente) di 149 e 128 m. La base del vulcano sul fondo del mare ha un diametro di circa 20 km,salendo di circa 2.000 m verso la superficie del mare. Prima dell'eruzione del 2022,la caldera del vulcano era a circa 150 m sotto il livello del mare e aveva una dimensione di 4x2 km.
Eruzione del 2009
Il 16 marzo 2009 iniziò un'eruzione del vulcano sottomarino vicino a Hunga Tonga e Hunga Hà apai. Vapore,fumo,pomice e cenere raggiunsero migliaia di piedi. Il 21 marzo il capo geologo di Tonga,Kelepi Mafi,affermò che la lava e la cenere fuoriuscivano da due punti : uno sull'isola disabitata di Hunga Hà apai e l'altro a circa 100 m a largo. L'eruzione aveva colmato il divario tra le due bocche, creando una nuova superficie terrestre che misurava centinaia di metri quadrati.
Eruzione del 2014
Nel novembre del 2014 una nuova eruzione (che si prolungò fino al 28 gennaio successivo),portò il cono vulcanico a congiungere le due isole formando un unico territorio. Inizialmente si pensò che l'isola non avrebbe mantenuto quella conformazione per lungo tempo e che l'attività erosiva dell'oceano l'avrebbe riportata ad una situazione simile alla precedente. A distanza di 6 anni,nel 2021,l'isola era ancora visibile ed una nuova eruzione del 24 dicembre dello stesso,sembrò “rafforzare” la conformazione dell'isola.
Eruzione del 2022
Il 15 gennaio 2022 il vulcano eruttò provocando una fortissima esplosione con colonne di gas,fumo e cenere fuoriuscite dal cratere sottomarino raggiungendo i 20 km d'altezza. Il servizio geologico di Tonga ha affermato che l'eruzione è durata 8 minuti ed è stata così fortemente violenta da essere stata udita nelle Fiji (è uno Stato insulare dell'Oceania che sorge sull'arcipelago composto da 322 isole,di cui 106 abitate e 522 isolotti),a più di 700 km di distanza. L'esplosione generò uno tsunami,con un'onda di 1.2 m.
Perché il vulcano Hunga Tonga è esploso e quali sono i rischi
Poco dopo le 5:00 AM del mattino di sabato 15 gennaio 2022 (ora italiana) una violentissima eruzione cancellò le isole Hunga Tonga-Hunga Hà apai,un'isola vulcanica appartenente al Regno di Tonga sorta da una precedente eruzione dello stesso vulcano che le annientò. L'isola,completamente disabitata,si originò dall'eruzione 2014/2015 come conseguenza della fusione delle due isole,che rappresentavano il margine occidentale e settentrionale della caldera del vulcano. Il “mostro” sottomarino fa parte di un sistema vulcanico legato alla cintura di fuoco del Pacifico,una vasta area con la maggiore attività sismica ed eruttiva. E' calcolato che circa il 90% dei terremoti è associato alla cintura di fuoco,la cui esistenza è dovuta al movimento di subduzione tra le placche continentali e quelle oceaniche. E' una regione geologicamente instabile in cui possono verificarsi fenomeni straordinariamente potenti. L'eruzione del 15 gennaio è stata solo l'ultima di una serie di violenti processi esplosivi che hanno coinvolto l'area negli ultimi decenni. La nuova fase iniziò il 16 marzo del 2009,quando ci fu un'improvvisa eruzione del vulcano sottomarino dopo un periodo di relativa tranquillità. Sull'isola di Hunga Hà apai,all'epoca caratterizzata da una fitta vegetazione,tutto fu spazzato via. Dal materiale eruttivo si originarono nuove terre emerse e,in seguito il vulcano rimase nuovamente dormiente fino al 2014 quando si risvegliò con vari eventi sismici ed eruttivi. Gli esperti ritengono che le eruzioni potentissime si verificano nel cuore della caldera del vulcano,che si trova a 150 m di profondità. L'enorme potenza esplosiva degli eventi non sarebbe legata alla sola interazione tra il magma e l'acqua,ma ci sarebbero grandi quantità di magma fresco (carico di gas) eruttato direttamente dalla caldera. Non è chiaro,però,se l'eruzione abbia determinato la stabilizzazione del sistema.
Cos'è la “Cintura di Fuoco”?
E' una porzione di territorio dalla forma di ferro di cavallo,è lunga 40.000 km e situata ai margini dell'Oceano Pacifico. Viene chiamata “Cintura di Fuoco” perché è una terra caratterizzata dall'elevata presenza di vulcani (uno dietro l'altro) e perciò anche da un'alta sismicità. Questa fascia terriera ospita il 75% dei vulcani e qui avviene,il 90% dei terremoti,i più devastanti. Il motivo di tanto trambusto è legato al fatto che l'Oceano Pacifico si sta progressivamente restringendo a causa del movimento delle placche continentali : la placca oceanica sprofonda sotto le placche dei continenti America e Asia,e quantità esagerate di magma risalgono in superficie. La Cintura di Fuoco comprende : Polinesia,Filippine,Nuova Zelanda,Indonesia,Giappone e molte fosse oceaniche vulcaniche.
Quanto inquina l'eruzione di un vulcano?
La potenza dell'eruzione del vulcano Tonga,avvenuta il 14-15 gennaio,è stata calcolata dalla NASA come “500 volte superiore a quella della bomba atomica sganciata su Hiroshima”. L'esplosione è stata avvertita fino in Nuova Zelanda, a oltre 2.000 km di distanza dall'arcipelago; il conseguente aumento della pressione atmosferica è stato segnalato ovunque,perfino in Italia. Difficile, per ora,quantificare i danni dell'eruzione : si sa che due tra le isole più piccole sono andate completamente distrutte,e si sa che le autorità locali parlano di 3 vittime accertate. A queste devono essere aggiunte come minimo 2 vittime in Perù, mentre a causa degli allagamenti causati dall'onda anomala conseguente all'esplosione,che ha toccato il Giappone e,per l'appunto,l'America del Sud. Le isole dell'arcipelago,come dimostrano le fotografie aeree effettuate dalle forze di difesa neozelandesi,risultano coperte di cenere,e proprio a partire da questo dato si temono ora gli effetti dell'eruzione per quanto riguarda la contaminazione dell'acqua,nonché delle riserve alimentari. Tra le altre cose,il risveglio del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Hà apai ha portato in molti a domandarsi,ancora una volta :quanto inquina l'eruzione di un vulcano? Quando un vulcano erutta,dal suo cratere non fuoriescono solamente cenere e lava. Anche altre sostanze invisibili vengono rilasciate : si parla soprattutto di gas come l'anidride solforosa (SO2 ; conosciuta anche come diossido di zolfo),l'acido solfidrico (H2 S) e l'anidride carbonica (CO2 ). Ed è proprio a partire dalla fuoriuscita di CO2 che si parla spesso del contributo dei vulcani al peggiorare dell'effetto serra (cioè a quel fenomeno che consiste nel trattenere,da parte dell'atmosfera,più o meno calore),e quindi di conseguenza del cambiamento climatico. In realtà,però,il ruolo dell'eruzione dei vulcani sul piano climatico sembra piuttosto ridotto,o persino marginale. Esistono delle teorie che collegano l'anidride carbonica prodotta dai vulcani attivi a delle estinzioni di massa nel passato,spingendosi fino a motivare la scomparsa dei dinosauri con questo fattore. Si tratta però di teorie senza prove documentate ; quel che è certo è che nella storia recente nessuna eruzione vulcanica ha avuto un reale impatto sul clima per via dell'anidride carbonica prodotta. Si pensi ad esempio all'evento vulcanico più distruttivo nella storia degli Stati Uniti,ovvero all'eruzione del monte Saint Helens del 1980,che causò 57 vittime e distrusse 200 abitazioni. In quell'occasione,in meno di 10 ore,vennero rilasciate nell'atmosfera 10 milioni di t di anidride carbonica. Ebbene,l'umanità ne emette una mole equivalente in sole 2 ore. Più nello specifico,ogni anno l'attività umana diffonde nell'atmosfera circa 50 miliardi di t di gas serra, laddove invece tutti i vulcani attivi del mondo ne producono ancor meno di un centesimo (perciò….chi inquina di più?). Un altro gas che viene emesso in quantità dai vulcani in eruzione è come già anticipato l'anidride solforosa. Anche questa potrebbe avere degli effetti sul clima,del tutto contrari,però, a quelli dell'anidride carbonica. E' noto prima di tutto che l'anidride solforosa, in base all'altezza che raggiunge nell'atmosfera,può causare delle piogge acide. Ma è noto anche che l'anidride solforosa conseguente a un'eruzione può andare a riflettere la radiazione solare,contribuendo quindi a un raffreddamento della Terra. Questo potrebbe quindi essere visto come un dato positivo nella lotta ai cambiamenti climatici. Ma bisogna guardare ai numeri : sappiamo per esempio che l'eruzione del vulcano Pinatubo del 1991,annoverata come la più grande del secolo scorso (causando circa 800 vittime) produsse circa 20 milioni di tonnellate di anidride solforosa. Questo comportò una temporanea riduzione della temperatura,pari a circa 0.2° di scarto,per circa 2 anni. Stando alle prime rilevazioni,l'eruzione del vulcano Tonga avrebbe comportato il rilascio di “sole” 400.000 t di anidride solforosa,una quantità che non potrà in alcun modo influire sull'andamento dei cambiamenti climatici.
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