225 g di zucchero semolato,90 ml di latte intero a temperatura ambiente,3 uova fresche,1 busta di lievito vanigliato Paneangeli,200 g di farina 00 + 100 g di Frumina Paneangeli,50 ml d'olio extravergine d'oliva,succo e scorza di 1 arancia, 1 bustina di vanillina.
. Lavate bene e grattugiate tutta la scorza dell'arancia in una ciotolina,e spremete tutto il succo.
. Rompete le uova in una ciotola e unite lo zucchero,la vanillina e montate il tutto con uno sbattitore fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Poi aggiungete la scorza e l'olio. Quando è stato assorbito completamente,versate il succo e quando è stato assorbito il latte ; poi incorporate le farine (già mescolate),aggiungendone un cucchiaio per volta facendola assorbire molto bene. Agitate bene il lievito e incorporatelo all'impasto.
. Versate l'impasto in uno stampo rettangolare 24x17 cm già ben imburrato e infarinato ; infornate in forno preriscaldato a 180° per 50 minuti. Controllate la
cottura con uno stecchino,sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare. Potete spolverare la schiacciata con abbondante zucchero al velo,oppure potete decorarla con un giglio che ritaglierete dal calco,adagiate al centro del dolce il foglio,e spolveratelo con il cacao amaro.
E' un dolce tipico del periodo del Carnevale. E' nato nella Firenze del '300,si dice preparato da delle suore di un Convento di Clausura.
Il giglio è usato oggi come simbolo della città di Firenze. Lo è stato anche in tempi molto antichi ma non ne è conosciuta con certezza l'origine, si suppone che sia dovuto al fatto che nei dintorni di Firenze cresce numerosa e florida la specie Iris germanica (il giaggiolo paonazzo : giglio di Firenze o giaggiolo bianco). Un'altra teoria vede derivare l'abbinamento della città (Florentia )con il fiore perché la sua fondazione da parte dei romani avvenne nell'anno 59 a. C., durante le celebrazioni romane per l'avvento della primavera,i festeggiamenti in onore della dea Flora si svolgevano dal 28 aprile al 3 maggio. Inizialmente il giglio era d'argento in campo rosso ma nel XIII secolo i Guelfi scelsero il giglio con i colori invertiti per differenziarsi dai Ghibellini e quando,nel 1251,i Guelfi cacciarono i Ghibellini il giglio diventò quello che è oggi. Il simbolo storico della città.
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