Scendere
in una catacomba è un immersione nella storia,nel mistero e nella
religione. Un'avventura da veri esploratori. Le catacombe sono enormi
cimiteri ( è un luogo di sepoltura dei defunti e deriva
dalla parola latina “coemeterium”,che significa:”dormitorio”;è
infatti un espressione usata per indicare un momento di sonno molto
profondo,ma provvisorio,in vista della Resurrezione),sotterranei
costruiti tra il 100 e il 200 d.C. dalle prime comunità cristiane.
Erano luoghi sacri in cui i fedeli seppellivano i morti e celebravano
i riti religiosi,come la Pasqua,che ricorda la fede nella
Resurrezione e nella vita eterna. Oggi è ancora possibile visitare
queste necropoli ( termine che significa:”città dei
morti” e che in archeologia indica il luogo dove si trovano le
sepolture dei membri di una comunità). Un tempo si
pensava che qui i cristiani si nascondessero dalle persecuzioni dei
Romani,ma secondo alcuni storici questi cunicoli sotterranei erano
costruiti in profondità per il poco spazio a disposizione riservato
ai cimiteri in superficie. In Italia vi sono molte catacombe: a Roma
se ne contano oltre 40,tra cui quelle di San Callisto,con gallerie
lunghissime sino a 20 km che scendono in profondità per 6-7
piani,quella di Priscilla,in cui è custodita la prima
rappresentazione al mondo dell'Ultima Cena e dei Re Magi,e
quelle di Dimitilla. A Napoli si trovano quelle di San Gennaro e
Capodimonte,costruite nel tufo ( tipo di roccia facilmente
lavorabile che si forma dalla sedimentazione “indurimento” di
materiale vulcanico,come lapilli e cenere), su due livelli
con ampi spazi interni e con una basilica ipogea ( deriva
dalle parole greche,”hipo”,sotto,e “gea”,terra. Indica
qualsiasi elemento che sta sotto terra) dove ancora si
celebra la messa,e quella di San Gaudioso,a Piazza Sanità,con la
cripta ( Camera in pietra posta in genere sotto il
pavimento di una chiesa in cui sono custoditi i resti di un santo o
di una persona importante).
Perché
erano costruite sotto terra?
Perché
le leggi dell'antica Roma vietavano di superare i confini dei terreni
assegnati ai cimiteri. Non essendoci spazio sufficiente,i cristiani
presero allora a seppellire i defunti in gallerie sotterranee,anche
sino a 20-30 m di profondità.
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