Si può estrarre l'acqua dai cactus?
I fusti di alcune piante delle zone aride,come i cactus,sono costituiti fino al 97-98% da acqua. Nel corso delle rarissime precipitazioni,questi immagazzinano l'umidità in particolari tessuti detti “succulenti”,allo scopo di sopravvivere nei periodi di siccità. Non bisogna sorprendersi pertanto se le tribù native delle regioni desertiche hanno cercato in tutti i modi di sfruttare l'unica “cisterna” naturale che esista in ambienti così ostili alla vita. Sono molti i racconti di viaggiatori assetati salvati da un'inevitabile morte nel deserto grazie ai cactus. In realtà,estrarre l'acqua da un cactus è possibile,ma non semplice. Dopo aver tagliato la pianta e rimosso la pellicola esterna,la polpa deve essere ciò che si ricava,e ha un sapore amarognolo e una consistenza viscosa che,se porta sollievo e rinfresca nelle condizioni più estreme,non può essere definito “dissetante”.
Chi è stato il primo uomo vittima della caduta di un meteorite?
Il triste primato,da quanto è stato documentato finora,spetta a un uomo iracheno che rimase ucciso dai frammenti causati dall'esplosione in cielo di un oggetto proveniente dallo spazio. Era il 22 agosto 1888,come testimoniamo numerosi documenti che si trovano negli Archivi di Stato turchi analizzati dall'equipe del professor Ozan Unsalan,dell'Università di Smirne. Le carte parlano di una potente palla di fuoco arrivata da sud-est che,fortunatamente,esplose prima di toccare terra,causando molti danni ai campi coltivati,oltre che la morte di un uomo e il ferimento di un'altra persona.
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