Nisyros, Grecia
Attività vulcanica prevalente:Esplosioni freatiche.
Generalità. L'isola di Nisyros si trova al margine orientale dell'arco vulcanico attivo dell'Egeo. L'isola rappresenta la porzione emersa di un vulcano andesitico,la cui sommità è troncata dalla presenza di una caldera di poco meno 4 km di diametro,formatisi in seguito a una serie di eruzioni esplosive di età inferiore ai 24.000 anni. Gran parte della depressione calderica è stata in seguito occupata da una serie di duomi di composizione dacitica e riolitica,il più alto dei quali,il Profitis Ilias,si innalza per quasi 600 m al di sopra della piana calderica. Attualmente numerose fumarole a temperatura di poco inferiore ai 100°C sono presenti sul fondo calderico. Un sondaggio geotermico eseguito negli anni '80 dall'Ente elettrico nazionale greco ha rivelato la presenza di due acquiferi con temperature fino a 300°C nel sottosuolo calderico. La porzione meridionale della depressione calderica,nota come piana di Lakki,e il piccolo duomo Lofos,sono stati devastati in tempi recenti da una serie di esplosioni freatiche. Intorno all'ottobre-novembre 1871,un violento terremoto,seguito da una serie di detonazioni,fu avvertito sull'isola. Fiamme rosse e gialle furono viste alzarsi verso il cielo e frammenti di roccia sorvolarono le cime più alte e ricaddero sull'isola in mare. Nella notte si formarono due piccoli crateri freatici,Polybotes,nella parte centrale della depressione di Polybotes Megalos,e un altro sul fianco meridionale del duomo Lofos. Il vapore scaricato nell'atmosfera avvolse l'isola nella nebbia,mentre il fondo calderico si ricoprì di ceneri. I primi di giugno del 1873,dopo una serie di violenti terremoti,un cratere freatico di 6-7 m di diametro,denominato Phlegethon,si aprì sul fianco meridionale del duomo Lofos,in corrispondenza del margine di una frattura estesa per 50 m fino al cratere Polybotes. Per 3 lunghe ore una salamoia calda venne emessa dal cratere,insieme a blocchi e frammenti e a fango nero e fluido. L'11 settembre dello stesso anno,una frattura sottomarina si aprì a pochi metri di distanza della linea di costa presso Mandraki; l'acqua del mare divenne color latte,e un getto di vapore e acido solfidrico fu osservato per alcuni secondi sulla superficie del mare. Il 26 settembre nuove emissioni di salamoia calda,fango e blocchi di roccia avvennero dai crateri Phlegethon e Polybotes,che divennero marcatamente più ampi. Un ultimo evento freatico si ebbe infine nel 1887,di dimensioni minori rispetto ai precedenti.
Percorso & principali attrattive.
L'isola è collegata via mare con il Pireo,porto di Atene,tre volte alla settimana,durante tutto l'anno. Nei mesi estivi si può raggiungere Nisyros in battello dall'isola di Kos con partenze giornaliere,oppure dalle isole di Symi e Rodi con 3 partenze settimanali. E' possibile visitare con autobus turistici l'interno della caldera,in escursioni della durata di 1-2 ore. Alternativamente,è possibile noleggiare degli scooter nel villaggio di Mandraki e discendere nella caldera attraverso un sentiero sterrato oppure percorrendo la strada che la borda. La caldera rappresenta un ottimo esempio di struttura vulcanica di collasso; al suo interno,i duomi lavici,i campi fumarolici e i crateri freatici costituiscono un insieme di notevole interesse vulcanologico. Molto significative sono anche le colate di lava perlitica riodacitica sul lato sud-est dell'isola e della caldera. Tra le attrattive dell'isola,il villaggio di Mandraki con le case bianche o coloratissime e i ruderi di un castello veneziano a Emborios.
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