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L'Influenza


 E' un'infezione respiratoria acuta causata dal virus influenzale,un virus a RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae. I sintomi sono : febbre,mal di gola, coriza,rinorrea (naso che cola),mialgie,artralgie,cefalea,tosse e malessere generale. I sintomi iniziano 2 giorni dopo l'esposizione al virus ( periodo di incubazione ) e generalmente durano meno di una settimana. La tosse,invece, può durare anche più di 2 settimane. Nei bambini ci possono essere nausea e vomito,che contrariamente non sono comuni negli adulti. La nausea e il vomito sono,però,più legati a infezioni gastroenteriche non correlate all'influenza. Ci sono 3 diversi tipi di virus dell'influenza che infettano l'uomo : il tipo A,tipo B,e tipo C. Ognuno dei 3 virus provoca un diverso tipo di influenza : l'influenza di tipo A è la più violenta e pericolosa,con febbre che dura 4-5 giorni,e si manifesta anche in grandi epidemie ; l'influenza di tipo B è meno nociva e contagiosa,con febbre che dura in media 2 giorni. Quasi sempre l'influenza di cui noi,normalmente ci ammaliamo in inverno è dovuta alla specie B. Ma come avviene il contagio? Di solito il virus è trasmesso per via aerea con la tosse e gli starnuti : ciò si ritiene che accada quando ci sono molte persone in un ambiente chiuso,non areato e caldo,per lo più a distanza ravvicinata. I virus hanno una fortissima predilezione per le cellule che tappezzano i nostri canali respiratori,probabilmente perché in queste cellule esistono sostanze in cui essi hanno un'affinità chimica e fisica. I virus perciò vengono fermati dalle cellule e si fissano sopra di esse ; non sempre però scatenano l'infezione : spesso rimangono a lungo inattivi e la persona che li ospita diviene così,senza saperlo, un “portatore di virus mascherato”. Quando,per diverse cause,i virus si riattivano ed acquistano tutta la loro virulenza,emettono tossine che svegliano l'infezione. Il periodo di contagiosità inizia un giorno prima della comparsa dei sintomi e termina circa una settimana dopo ; bambini e persone immunodepresse possono essere contagiose per un periodo più lungo. Il frequente lavaggio delle mani riduce il rischio di infezioni perché il virus è inattivato dal sapone. E' molto utile anche indossare la mascherina chirurgica soprattutto quando siamo in ambienti affollati,e non areati. Le condizioni più favorevoli perché si manifesti l'influenza sono il freddo,la pioggia,e l'umidità. Infatti,la maggior parte delle affezioni influenzali comincia con un raffreddore ; seguono la febbre (talvolta molto alta),brividi,dolore di testa e muscolari (il senso di ossa rotta) e tosse. Naturalmente,questo quadro clinico (così i medici chiamano l'insieme delle manifestazioni) è variabile ; nelle formi più lievi l'influenza si limita a una leggera febbre con un senso si spossatezza e dopo due giorni generalmente si risolve. Vi sono però anche forme molto gravi,con sintomi allarmanti,come vomito,febbre oltre i 40°,delirio,convulsioni ; esse possono anche essere mortali. Queste forme gravi portano spesso a delle complicazioni come polmoniti,ascessi polmonari,pleuriti,otiti e miocarditi (cioè infiammazione al miocardio,che è il muscolo cardiaco ). Poiché l'influenza è molto contagiosa,la prima prevenzione consiste nel rimanere lontani dal malato ; durante un'epidemia influenzale occorre anche particolare cura alla pulizia del corpo,all'igiene della bocca e dei denti. In inverno occorre ripararsi dal freddo,senza esagerare,e nelle abitazioni è bene che ci sia un misurato e non eccessivo riscaldamento (è consigliato tra i 19-20°). Esiste anche un vaccino anti-influenzale,ottenuto con colture di virus uccisi o resi poco tossici ; però il vaccino è sempre strettamente specifico,cioè per un'influenza del Tipo A dovremmo soltanto usare vaccino preparato con virus A,perché quello B non servirebbe a nulla. Inoltre,i virus variano un poco le loro caratteristiche da un'epidemia all'altra,quindi un vaccino preparato nelle annate precedenti rischia di risultare inefficace ; inoltre l'immunità che danno,non è sicura. Fortunatamente,quasi sempre l'influenza si presenta in forma lieve e di breve durata ; perciò si preferisce combattere la malattia con i più comuni medicamenti anti-influenzali ( i mille tipi di compresse e supposte a base di acido salicilico,chinino,ecc..). Il medico e il paziente dispongono, fortunatamente,di ottime armi contro i batteri che giungono talvolta al seguito dell'influenza : queste armi sono i sulfamidici e gli antibiotici. Tali prodotti vengono usati abbondantemente durante le epidemie influenzali e impediscono che esse divengano vere catastrofi,con milioni di morti,come avveniva nei tempi passati. I primissimi sintomi influenzali furono descritti da Ippocrate circa 2.400 anni fa. Da allora,il virus ha causato molte pandemie. La parola “influenza” è stata introdotta nel '400 in Italia. La prima pandemia di influenza risale al 1580,quando il virus si sviluppò in Asia e si diffuse in Europa attraverso l'Africa. La mortalità era molto alta a causa dell'abitudine di effettuare salassi . Nella Roma del Rinascimento morirono 8.000 persone e gravi focolai si ebbero in molte città spagnole. La pandemia continuò sporadicamente attraverso il XVII e il XVIII secolo,e nel 1830-1833 fu molto estesa,infettando circa ¼ della popolazione. La più famosa e letale pandemia fu la cosiddetta “influenza spagnola” ( influenza di Tipo A,sottotipo H1N1),che comparve dal 1918 al 1919. Stime indicano da 40 a 50 milioni di vittime,altre tra 50 e 100 milioni. Potrebbe aver ucciso più persone della peste nera. Il terribile numero di vittime venne causato da un tasso di infezione elevato (superiore al 50%) : la maggioranza delle morti avvenne a causa di polmonite batterica,ma il virus uccise causando emorragie massive ed edemi polmonari. La prevenzione può essere più efficace se vengono rispettate norme igieniche di base. La diffusa credenza che l'influenza sia collegata all'esposizione a temperatura rigide,è sbagliata. La propagazione del virus avviene attraverso le particelle di aerosol,il contatto con superfici contaminate,è perciò utile coprirsi la bocca quando ci vengono starnuti,e lavarsi regolarmente le mani. Nelle aree dove,il virus può essere presente sulle superfici,è raccomandabile la disinfezione delle stesse. L'alcool è un agente disinfettante efficace. Durante le pandemie passate,la chiusura di scuole,chiese,teatri rallentò soltanto la diffusione del virus,ma non sul numero dei decessi.





Che cos'è un edema polmonare?

E' un amento di liquidi nello spazio extravascolare ( interstizio e alveoli) a livello del parenchima polmonare. L'edema polmonare acuto può essere secondario ad un aumento della pressione idrostatica nei capillari polmonari (insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco acuto),stenosi mitralica o ad un'alterazione delle membrane alveolocapillari ( inalazione di sostanze irritanti, processi infettivi).

 

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