L'Ovolo malefico è un fungo molto velenoso e psicoattivo,è tra i più vistosi nel bosco in quanto riesce e mescolarsi tra i funghi buoni ingannando,così,il raccoglitore. Dal latino “muscarius”,a causa delle potenti proprietà anti-moschicide.
. Il Cappello ha dimensioni che variano da 8 a 20 cm di diametro,il colore varia dal rosso vermiglio al rosso-acceso,raramente giallastro,cosparso di tante piccole verruche bianche o gialle (i resti del velo ); l'orlo è liscio,ma striato nel senso delle lamelle ; la cuticola è viscida e a tempo umida,facilmente staccabile dal cappello. Allo stato giovanile è chiuso e a forma emisferica che,una volta maturo,si apre assumendo la consueta forma a fungo.
. Le Lamelle sono fitte,libere,bianche,talvolta volgenti al giallo-limone,con lamellule. Le lamelle sviluppano l'imenio,la parte fertile del fungo dalla quale si formano le spore.
. Il Gambo è cilindrico e slanciato,bulboso alla base,bianco e portante anello e volva. Nettamente bulboso alla base,pieno poi cavo,spesso squamuloso- forforaceo. Raggiunge fino ai 20-25 cm circa di altezza per 1-3 di spessore.
. Anello è collocato nella parte alta del gambo,è ampio,membranoso,bianco, persistente,e un po' striato.
. Volva è dissociata in fasce anulari concentriche,che avvolgono il tratto bulboso dello stipite,bianche e persistenti.
. La Carne è bianca,di colore arancione sotto la cuticola del cappello.
Ha un odore subnullo.
Ha un sapore dolciastro.
Le Spore sono bianche in massa e ovali.
Cresce in estate-autunno nei boschi di conifere e di latifoglie ; è molto diffuso,e si trova più facilmente sotto le conifere.
Il consumo di questo fungo causa l'insorgenza di quella che è chiamata sindrome panterinica,che prende il nome da un altro fungo appartenente alla stessa famiglia,Amanita pantherina (che è molto velenosa). L'insorgenza di tale sindrome è dovuta alla presenza combinata di sostanze neuroattive nel fungo,come l'acido ibotenico (che è una potente tossina),il muscimolo (è un alcaloide isossazolico,è il principale responsabile degli effetti psicoattivi di tali funghi) e il muscazone. La sindrome si manifesta con : ebrezza simile a quella alcolica,formicolio,blande allucinazioni visive e olfattive,depersonalizzazione, sensazione di sognare (stato onirico),depressione,talvolta agitazione psicomotoria, talvolta nausea e vomito.
In varie parti d'Italia,fino al XIX secolo (1900),il fungo veniva consumato dopo essere stato spurgato dal principio attivo attraverso marinatura,che è stato il metodo più diffuso nell'Italia centrale,oppure dopo essere stato pulito dalla cuticola e bollito in acqua o latte (metodo che è tutt'oggi diffuso nelle zone del Lago di Garda).
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