I macabri misteri del Castello di Fumone tra gli uliveti della Ciociaria
In provincia di Frosinone c'è un antico maniero pieno e completamente avvolto nel mistero e di fascino. Inquietanti storie si raccontano riguardo al Castello di Fumone che è stato teatro di vicende macabre e maledette,e dove i suoi fantasmi del passato continuano a vagare cercando pace. In un primo tempo il Castello è stato utilizzato come prigione dello Stato della Chiesa. Le condizioni in cui vivevano i carcerati erano pessime. Nel XII secolo, nel Castello,morirono misteriosamente l'antipapa Gregorio VIII,le cui spoglie non vennero mai ritrovate,e Celestino V forse assassinato. Ma particolarmente crudele è la storia del piccolo marchesino Francesco Longhi,unico figlio maschio di 7 sorelle ed erede di tutto il patrimonio della famiglia. Siamo intorno alla metà del 1800. Le malvagie sorelle,per non perdere tutto il patrimonio ereditario iniziarono ad avvelenarlo mettendo all'interno del cibo dei pezzettini di vetro (facendolo sembrare malato di polmonite,il piccolo tossiva buttando fuori sangue),e ne causarono,così,la prematura morte a soli 5 anni. La figlia primogenita delle sorelle (la più diabolica ) fu la prima sospettata non solo per la morte del fratello,ma per di più per la misteriosa morte del suo futuro sposo. Le spoglie del piccolo marchesino vennero imbalsamate con la cera per volontà della madre. Da tutto il Castello,per volontà dell'inconsolabile donna, Emilia Caetani Longhi,vennero cancellati tutti i ritratti felici per il suo doloroso lutto. Ancora oggi,a distanza di lunghi 171 anni,c'è chi afferma che il Castello è infestato dal fantasma della donna,madre del piccolo marchesino,che ogni notte percorre il tratto che separa la stanza dalla teca del figlio.
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