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Colosseo e la faglia...


 Colosseo,scoperta la faglia che causò il terremoto del 443 d. C : è la stessa di Amatrice


Si tratta del sistema di faglie del Monte Vettore,lo rivela uno studio italiano pubblicato sulla rivista Tectonics. E' una notizia molto interessante quella relativa ad una scoperta che individua nel sistema di faglie che attraversa il Monte Vettore il principale indiziato per il violento terremoto che colpì pesantemente la città di Roma nel lontano 443 d. C. Siamo in un'epoca molto antica,precisamente del V secolo ; Roma fu colpita e sconvolta da un violento sisma e,parte degli edifici pubblici della città crollarono o subirono pesanti danni,come il monumento più famoso e conosciuto,l'Anfiteatro Flavio,il Colosseo. Durante le varie campagne di scavo,e da studi recenti,si è accertato che l'Anfiteatro subì dei crolli proprio in quel periodo storico e che,la faglia che provocò questi danni,quella del Monte Vettore,è la stessa che ha distrutto Amatrice e le zone vicine nell'agosto del 2016. Dallo studio del team di ricercatori italiani si sa che questa faglia produce terremoti potenzialmente distruttivi ogni 1.500 o 2.500 anni. Intervalli di tempo molto lunghi da un evento all'altro. Gli eventi sismici del Centro Italia del 2016 e 2017,definiti dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso,iniziarono nell'agosto del 2016 con epicentri situati tra l'alta valle del Tronto,i Monti Sibillini,i Monti della Laga e i Monti dell'Alto Aterno (sono un sottogruppo montuoso dell'Appennino abruzzese,localizzato nell'Alto Aterno,al margine settentrionale della provincia dell'Aquila,in Abruzzo, costituendo una sottodorsale dei Monti della Laga sul versante aquilano). La prima forte scossa si verificò il 24 agosto 2016,alle 3:36 AM con magnitudo 6.0 con epicentro situato lungo la Valle del Tronto,tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP). Due potenti scosse si sono susseguite il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano,tra i comuni della provincia di Macerata (provincia di 310.862 abitanti ; della regione Marche,sorge estendendosi con i suoi 2.780 kmq,il territorio è per il 67.7% prevalentemente collinare,per il 32.3% è montuoso) di Visso,Ussita e

Castelsantangelo sul Nera (la prima scossa arrivò alle 19:10/11 PM con magnitudo 5.4 e la seconda alle 21:18 con magnitudo 5.9). Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte,di magnitudo momento 6.5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci,in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 avvenne una nuova sequenza di 4 forti scosse di magnitudo superiore a 5,con massima pari a 5.5,ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale (comune di 2.349 abitanti,situato nella provincia dell'Aquila,in Abruzzo,nella zona dell'Alto Aterno : di origine antichissima,è stato ricostruito in seguito al terremoto del 1703. Il territorio è particolarmente ricco d'acqua : qui l'Aterno,

l'Aterno-Pescara è il fiume più lungo d'Abruzzo,nonché il maggiore per estensione di bacino con i suoi 3.190 kmq),Capitignano (comune di 652 abitanti,in Abruzzo,è posto ai piedi di uno sperone roccioso al margine della piana dell'Alto Aterno, circondato dai Monti dell'Alto Aterno a 900 m di altitudine) e Cagnano Amiterno (comune di 1.243 abitanti,in Abruzzo,al confine con la provincia di Rieti del Lazio ; il territorio si estende per 60.24 kmq,posizionato nell'alta Valle dell'Aterno,fa parte della comunità montana Amiternina. Il clima è tipicamente continentale con forti escursioni termiche giornaliere e annuali con l'inversione termica tra fondovalle e fascia montana durante le ore notturne). Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41.000 sfollati,388 feriti e 303 morti,dei quali 3 morirono di infarto per lo spavento.

Il sisma del 24 agosto 2016


La prima scossa arrivò alle 3:36:32 AM del mattino del 24 agosto con epicentro nel comune di Accumoli e ipocentro (o fuoco,è il punto all'interno della Terra dove comincia a propagarsi la frattura ) alla profondità di 8 km. La durata è stata di 15-20 secondi. Per quanto concerne l'accelerazione del suolo (il Peak ground acceleration PGA,è la misura della massima accelerazione del suolo indotta dal terremoto e registrata dagli accelerometri. Diversamente dalla scala Richter,il PGA misura l'intensità di un terremoto in una singola area geografica),si sono registrati valori di 0.45 g (l'accelerazione di gravità,è l'accelerazione che un corpo o punto materiale subisce quando è lasciato libero di muoversi in caduta libera in un campo gravitazionale),con un picco massimo di 0.86 g registrato nella sola Amatrice (il che ha amplificato la violenza del sisma e aggravato i danni edilizi). Durante la notte sono state registrate numerose scosse nella zona norcina e in quella reatina,tra queste varie superiori ai 4. Alle ore 4:33:29 AM una scossa di 5.3 è stata registrata a Norcia in provincia di Perugia. Nei comuni di Amatrice e Arquata del Tronto si sono registrati pari al X grado della scala macrosismica europea (EMS ; è utilizzata per la valutazione dell'intensità sismica nelle nazioni d'Europa ed è inoltre usata in altri continenti). Il sisma e le scosse di replica sono state avvertite in gran parte dell'Italia centrale e in parte dell'Italia settentrionale,incluse Terni (comune di 109.184 abitanti,capoluogo della provincia in Umbria ; sorge sulle rive del fiume Nera e del fiume Serra,in una vasta e fertile conca circondata dall'Appennino umbro-marchigiano e dal Subappennino laziale ),Roma, Teramo,Pescara,Chieti,Napoli,Foggia,Campobasso,Benevento,Ancona, Pesaro,e Urbino (comune marchigiano di 13.767 abitanti ; il territorio si estende in area collinare,sulle ultime propaggini dell'Appennino settentrionale),Firenze,Piacenza,Perugia,Bologna,Trento (comune di 120.709 abitanti,capoluogo della provincia autonoma del Trento della regione Trentino-Alto-Adige ; la città è situata nella valle del fiume Adige,a circa 150 km dalla sorgente),Bolzano e Gorizia. La zona dell'evento sismico si trova in un'area sismologica molto attiva dell'Italia che comprende anche l'Aquila,dove il terremoto del 6 aprile 2009 (Mw 6.3) provocò oltre 300 morti e circa 65.000 sfollati,oltre alle Marche e all'Umbria stessa,che subirono il terremoto del 26 settembre 1997 (il 26 settembre,alle 2:33 AM del mattino,ci fu una scossa dell'VIII -IX grado della scala Mercalli,con magnitudo 5.7 ,con epicentro a Cesi. A Collecurti,una frazione di Serravalle,una coppia di anziani coniugi morì sotto le macerie della propria abitazione. Numerose case furono danneggiate, specialmente quelle dei comuni di Foligno e di Nocera Umbra. Fu la scossa di maggiore intensità di tutto lo sciame,in seguito furono previste semplici scosse di assestamentodi intensità minore. Nello stesso giorno,alle 11:40:26 AM del tardo mattino,una nuova scossa di magnitudo 6.0 e del IX grado Mercalli,con una profondità di 9 km ed epicentro a Annifo (è una frazione del comune di Foligno (PG) ; il paese si trova 874 m sopra il livello del mare,sulle piane orientali dell'altopiano di Colfiorito ) sconvolse ancora moltissimi paesi tra l'Umbria e le Marche). Le osservazioni e le analisi preliminari dell'INGV attraverso rilevazioni sismologiche e geodetiche (in matematica,e più precisamente in geometria differenziale,è una curva più breve che congiunge due punti di uno spazio. Lo spazio può essere una superficie,una più generale varietà) e geologiche e sulla scorta delle informazioni scientifiche dei processi sismogenetici e della storicità sismica dell'area (l'8 ottobre 1639 alle 7:30 AM del mattino Amatrice fu quasi interamente distrutta da un violento terremoto di magnitudo 6.2 con centinaia di morti. Altri sismi si verificarono ad Amatrice nel 1672,1703,1859 e 1883) hanno permesso una prima interpretazione dell'evento. In particolare emerge chiaramente l'orientamento NNO-SSE della struttura sismogenetica,che si estende in maniera congrua con l'orientamento della catena appenninica,per circa 25-30 km di lunghezza e per circa 10-12 km di larghezza tra i comuni di Norcia e Amatrice,interessando una fascia crostale che si estende dalla superficie alla profondità di 10 km. L'area sismogenetica secondo le osservazioni dell'INGV, sarebbe caratterizzata dalla presenza di diversi segmenti di faglia con elevata complessità strutturale. La scossa principale avrebbe causato una rottura di un segmento di faglia orientato in direzione NNO-SSE e emergente verso sud-ovest. La rottura generata in corrispondenza della città di Accumoli sembrerebbe essersi propagata in direzioni opposte verso Amatrice (direzione S-SE) e verso Norcia (direzione N-NE). Non sarebbe ancora chiaro se esista continuità tra le due parti di faglia,ovvero se la rottura abbia interessato due segmenti distinti e tra loro separati. L'analisi della sismicità nel settore NO (in corrispondenza dei comuni di Accumoli e Norcia) potrebbe confermare l'ipotesi dell'attivazione di diversi segmenti di faglia come conseguenza dell'evento sismico principale. Già dalla mattina del 24 agosto,a seguito dei primi rilievi sul territorio dell'INGV,sono state scoperte e cartografate alcune fratture superficiali (effetti cosismici) che mostrano una continuità per almeno 1.8 km sul versante del Monte Vettore. L'andamento delle repliche,secondo le analisi sismologiche dell'INGV,potrebbe dimostrare l'attivazione del segmento di faglia del Monte Vettore e diverse strutture antitetiche immergenti verso NE, con interessamento del sistema di faglie dei Monti della Laga,già attivato durante la sequenza del terremoto dell'Aquila del 2009. Secondo i dati elaborati dall'INGV ottenuti anche tramite rilevazioni satellitari,lo spostamento della faglia alle 3:36 AM del 24 agosto avrebbe causato a livello di superficie, un abbassamento del terreno di 15-20 cm,lungo un'ampia fascia di territorio allungata e parallela alla direzione della faglia. Sui due lati di rottura del piano di faglia lo scorrimento dei due lembi di crosta terrestre,sarebbe compreso tra 0 e 1.3 m. Il 26 ottobre 2016,alle 19: 11: 36 PM una nuova forte scossa di magnitudo momento 5.4 è stata registrata nel comune di Castelsantangelo sul Nera (provincia di Macerata),seguita da un'altra più intensa di magnitudo momento 5.9 alle 21:18:05 PM con epicentro nel comune di Ussita. Le due scosse durate circa 30 secondi,provocarono molti crolli e diversi feriti lievi. A Tolentino un anziano morì d'infarto. Sono seguite una serie di scosse,le più forti di magnitudo compreso tra 3.0 e 4.5. Il 30 ottobre,alle 7:40 AM del mattino si verificò una nuova scossa di magnitudo 6.5,percepita in gran parte della penisola,in Austria,nella regione di Salisburgo (è una città di 154.211 abitanti dell'Austria centro-settentrionale circa 300 km ad ovest di Vienna ) e Carinzia e sulle coste balcaniche,risultando la più forte. Il sisma si originò a 9.4 km di profondità,con epicentro in provincia di Perugia tra Norcia,Preci e Castelsantangelo sul Nera. Il sisma ha provocato uno spostamento dei due lobi : uno verso est di 40 cm nell'area di Montegallo e l'altro verso ovest di 30 cm nella zona di Norcia. La portata del fiume Nera è notevolmente aumentata, mentre nei pressi di Norcia il torrente Torbidone è riemerso,tornando a scorrere dopo decenni di assenza nella piana di Santa Scolastica. Si sono formati dei vulcanelli di fango,e sul Monte Vettore si è aperta un'enorme spaccatura causando una frana. Il 18 gennaio 2017 si verificarono 4 scosse molto intense in un arco di tempo poco superiore alle 4 ore : prima alle 10:25 AM di magnitudo 5.1 con epicentro a Montereale ; la seconda di magnitudo 5.5 alle 11:14 con epicentro a Capitignano ; la terza alle 11:25 di 5.4 con epicentro a Pizzoli (comune di 4.529 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo ; è situato nella conca aquilana,a poca distanza dal confine con il Lazio ad ovest) ; la quarta di magnitudo 5.0 alle 14:33 PM del primo pomeriggio con epicentro a Cagnano Amiterno.









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