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Cos'è una perturbazione ?


 I ciclone indica una zona atmosferica di bassa pressione,ovvero un'area in cui la

pressione atmosferica (è una grandezza fisica che esprime il rapporto tra la forza peso della colonna d'aria che grava su una superficie,presente in un qualsiasi punto dell'atmosfera e la misura dell'area della superficie stessa) è minore di quella delle regioni circostanti alla stessa altitudine,e caratterizzata da un vortice atmosferico (è il moto rotatorio,spesso turbolento,di un flusso o di un fluido),a cui è tipicamente associato cattivo tempo atmosferico (con formazione di temporali,pioggia,grandine,vento ). Comunemente sono chiamate “perturbazioni atmosferiche”,assieme ai loro fronti meteorologici (è la superficie di contatto,e pertanto di discontinuità, tra 2 masse d'aria aventi caratteristiche di temperatura,pressione e umidità differenti),si tratta a tutti gli effetti di vortici atmosferici a scala sinottica (vengono studiati i moti atmosferici e oceanici su lunghezze orizzontali variabili da centinaia a migliaia di chilometri,mediati su tempi nell'ordine delle 12-24 ore ; su questa scala è possibile analizzare gran parte della variabilità meteorologica ) e mesoscala (vengono analizzati i moti atmosferici,come circolazione atmosferica, precipitazioni associate alle zone frontali) il cui processo di formazione e sviluppo è detto ciclogenesi. Esistono,però,2 tipi di cicloni : quelli tropicali e quelli extratropicali.


. Il ciclone tropicale assume molte denominazioni a seconda delle regioni dove si manifesta. Può estendersi su aree del diametro di poche centinaia di chilometri ed è molto violento. Si originano tra gli e i 20' di latitudine,a nord e a sud dell'equatore,sugli oceani a ovest dei continenti,ma non si generano sull'Oceano Atlantico. I cicloni tropicali del Pacifico occidentale sono chiamati “tifoni”. Sono caratterizzati da isobare (sono linee che uniscono i punti con uguale pressione atmosferica al livello del mare) pressoché circolari e da venti fortissimi che superano spesso i 100 Km/h. In funzione della massima intensità del vento,l'Organizzazione Meteorologica Mondiale parla di :

. Depressione tropicale,se il vento è minore di 63 km/h ;

. Tempesta tropicale,se il vento è compreso tra i 63 e i 118 km/h ;

. Uragano,se il vento supera i 118 km/h ;


I venti aumentano verso l'interno in direzione del centro ma non convergono fino a esso,divenendo tangenti a un cerchio di diametro variabile tra i 5 e i 30 km chiamato occhio del ciclone,dove i venti sono deboli e tutto è calmo. La pressione atmosferica all'approssimarsi di un ciclone tropicale,diminuisce rapidamente : alla periferia è circa 1.020 millibar,nell'occhio può raggiungere i 50 mbar. L'occhio ha una nuvolosità scarsa e frammentaria,intorno si sviluppano ammassi nuvolosi compatti ed estesi verso l'alto fino alla tropopausa,mentre lateralmente si estendono per qualche centinaio di chilometri. Le piogge sono abbondanti e torrenziali.

L'energia dei cicloni tropicali deriva dal calore liberato negli imponenti processi di condensazione del vapore acqueo. Sono stati individuati importanti fattori quali il calore proveniente dai mari,l'esistenza di modeste perturbazioni nelle correnti orientali costituenti gli alisei (sono venti regolari in direzione e costanti in intensità),che consente una locale interruzione dello stato di equilibrio verticale che determina l'imponente estensione di moti ascendenti.

Quelli appena formati si muovono verso ovest o nord-ovest nell'emisfero australe, viaggiando a velocità di 20-40 km/h,giunti a 20°-30° di latitudine spesso cambiano direzione piegando a nord-est nell'emisfero boreale o sud-est in quello australe. Proseguendo tendono ad assumere le caratteristiche delle

depressioni e si esauriscono. Se raggiungono la terraferma,anche se diminuiscono di intensità,provocano molti danni per venti,le piogge e le forti mareggiate.



Ciclone tropicale Mediterraneo : è un sistema di bassa pressione caratterizzato da un nucleo caldo,convenzione temporalesca attorno ad un centro di venti ben definito,piogge torrenziali,forti venti che si forma nell'area del bacino del Mediterraneo.



. Ciclone extratropicale sono sistemi di bassa pressione a scala sinottica che si verificano alle medie latitudini temperate della Terra (perciò al di fuori dei tropici ) all'interno dei quali,durante la loro dinamica,si manifestano i fronti meteorologici. I cicloni extratropicali ,spesso detti più semplicemente depressioni atmosferiche,sono fenomeni quotidiani che,insieme agli anticicloni,caratterizzano il tempo meteorologico (cioè il complesso delle condizioni dell'atmosfera terrestre in un dato momento e in un dato luogo) su gran parte della Terra producendo fenomeni meteorologici associati a nuvolosità (una nuvola è un'idrometeora costituita da minute e tantissime particelle d'acqua condensata e/ o cristalli di ghiaccio sospesi nell'atmosfera grazie a correnti ascensionali o in stato di galleggiamento e solitamente non a contatto con il suolo),precipitazioni,rovesci,temporali e venti . Si formano lungo le fasce lineari di temperatura,con una pendenza significativa di shear (è un fenomeno che consiste nella variazione improvvisa del vento in intensità e direzione) verticale del vento,e sono classificati come “cicloni barodini”.

Inizialmente,la ciclogenesi si verifica lungo la zona frontale nei pressi di un quadrante favorevole della corrente a getto (è un veloce flusso d'aria canalizzato,localizzato nell'atmosfera terrestre generalmente appena sotto la tropopausa),di solito è il quadrante anteriore destro o posteriore sinistro.

Questo fa sì che l'aria si diriga fuori dalla parte superiore della colonna d'aria, che a sua volta fa convergere le forze dal basso livello del vento e produce un maggiore movimento verso l'alto all'interno della colonna. Il movimento verso l'alto provoca un aumento della pressione sulla superficie inferiore,mentre il movimento dell'aria verso l'alto contrasta la forza di gravità ,riducendo il peso dell'atmosfera (pressione di superficie) in quella posizione,e quindi provoca il rafforzamento del ciclone. Mentre il ciclone si rafforza,il fronte freddo (si ha un fronte freddo quando una massa d'aria fredda : non umida,ma più densa,si avvicina ad una massa più calda e più umida pertanto più leggera. Qui l'aria fredda si incunea sotto quella calda,facendo salire “l'instabilità atmosferica) si muove verso l'equatore e ruota intorno alla parte posteriore del ciclone. Nel frattempo,il fronte caldo associato progredisce più lentamente,mentre l'aria fresca è più densa e quindi si muove più difficilmente.

Spesso portano un clima mite con un po' di pioggia e venti dai 15 ai 30 km/h, oppure possono essere a nucleo freddo e scatenare piogge forti,abbondanti e torrenziali e venti molto forti. La banda di precipitazioni associata al fronte caldo è spesso estesa. In un ciclone extratropicale maturo,una zona conosciuta come “virgola”,situata a nord-ovest del sistema,può essere una regione con forti precipitazioni,temporali frequenti e tempeste di neve.




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