La polmonite è una malattia infettiva,contagiosa,caratterizzata dall'infiammazione degli alveoli polmonari (L'alveolo è un componente del
parenchima polmonare. Nell'albero respiratorio si trova in posizione terminale,
dopo i bronchioli polmonari,con i quali costituisce l'elemento base dell'architettura del polmone,il lobulo polmonare),i quali,riempiendosi di
liquido o pus ostacolano la respirazione,solitamente causata da virus o batteri
e altri microrganismi (chiamati agenti patogeni ) e meno frequentemente come
conseguenza della somministrazione di alcuni farmaci o di altre condizioni
fisiche quali alcune malattie autoimmuni.
Il quadro clinico è caratterizzato da tosse (è un meccanismo fisiologico di difesa basato sull'espulsione improvvisa e violenta di aria dai polmoni. E' un
fenomeno riflesso di natura irritativa che modifica il normale andamento degli
atti respiratori. Essa assolve in molti casi a una funzione difensiva),dolore
toracico,febbre e difficoltà respiratorie. Gli strumenti di diagnostica includono i
raggi x e la coltura dell'espettorato (conosciuto come catarro),ma anche
ecografie (per escludere focolai infettivi sui polmoni). Sono disponibili (già
da anni) vaccini per prevenire alcuni tipi di polmonite. Se è batterica viene
trattata con antibiotici a ampio spettro. Se è grave,la persona necessita di un
immediato ricovero in ospedale. Ogni anno,la polmonite colpisce circa 450
milioni di persone,il 7% della popolazione mondiale,tradotto in circa 4 milioni
di morti. Se nel XIX secolo (inizia dal 1801 e termina nel 1900) William Osler
(Bond Head,12 luglio 1849-Oxford,29 dicembre 1919 ; è stato un medico
canadese,patologo e educatore) la definiva “il capitano degli uomini della
morte”,l'avvento della terapia antibiotica e dei vaccini,hanno permesso un
notevole miglioramento nella sopravvivenza. Già i primissimi sintomi furono
descritti,storicamente,da Ippocrate di Coo tra il 460 a. C. e il 370 a. C.
Successivamente,Maimonide ( Moshe ben Maimon,è stato un filosofo,rabbino
e medico),tra il 1135-1204 d. C. osservava che :”i sintomi di base che si
verificano nella polmonite e che non mancano,sono i seguenti : febbre acuta,
dolore pleurico nel fianco,brevi respiri rapidi e tosse”. Edwin Klebs (è stato
un patologo tedesco,noto per aver scoperto nel 1883 il batterio Corynebacterium diphtheriae,responsabile della difterite) fu il primo ad osservare batteri nelle vie aeree di persone decedute di polmonite. I primi studi
che permisero di identificare le 2 più comuni cause batteriche,ovvero lo
Streptococcus pneumoniae e la Klebsiella pneumoniae,furono realizzati da
Carl Friedländer e Albert Fraenkel,rispettivamente nel 1882 e nel 1884.
Lo studio iniziale di Friedländer introdusse la colorazione di Gram,un test di
laboratorio fondamentale e ancora oggi utilizzato per identificare e classificare i
batteri. Hans Christian ( Hans Christian Gram,Copenaghen,13 settembre
1853-14 novembre 1938 ; è stato un medico,patologo e farmacologo danese)
descrisse la procedura nel 1884 e permise di differenziare i due batteri, dimostrando che la polmonite poteva essere causata da più di un microrganismo. I successivi sviluppi della medicina moderna durante il XX
secolo hanno migliorato sensibilmente la prognosi (è un giudizio di previsione
sul probabile andamento della malattia) per le persone affette da polmonite.
Con l'avvento della penicillina (il medico italiano Vincenzo Tiberio già nel
1895 pubblicò all'Università di Napoli uno studio sugli effetti benefici di questa
potente muffa che,egli stesso notò crescere all'interno di un pozzo situato nel
cortile della sua casa di Arzano : comune di 33.868 abitanti in Campania,però,
suo malgrado,le sue ricerche non furono ritenute interessanti dall'ambiente
scientifico italiano ; altro tipo di penicillina fu scoperta da Mary Hunt su un
melone che si ricoprì di muffa,comprato in un supermercato. Tale muffa,
battezzata “muffa-Mary”,aumentò di oltre dieci volte le capacità produttive e
lanciò la produzione su larga scala di penicillina ) e di altri antibiotici,delle
moderne tecniche chirurgiche e della terapia intensiva,la mortalità per polmonite si è avvicinata al 30%,calando precipitosamente nel mondo sviluppato. La vaccinazione dei bambini contro l'Haemophilus influenzae di
tipo B è iniziata nel 1988 e ha portato a un drastico calo dei casi. La vaccinazione contro lo Streptococcus pneumoniae negli adulti è iniziata nel
1977 e nei bambini nel 2000,con un conseguente calo dei casi. Prima dell'arrivo
degli antibiotici,in caso di sopravvivenza,anche a causa del lungo periodo di
degenza,risultavano frequenti l'indebolimento del muscolo cardiaco,il deficit
cronico della capacità respiratoria e traumi alla colonna vertebrale (la struttura
di sostegno composta da 33 o raramente da 34 vertebre ed è suddivisa in 5
regioni distinte) dovuti ai continui colpi di tosse. Altre complicanze potevano
essere fratture (in medicina è l'interruzione dell'integrità parziale o totale di un
osso. Se la frattura riguarda solo l'osso è detta “isolata” mentre se coinvolge
anche i legamenti è detta “associata”) da sforzo alle costole inferiori,l'ernia
(è intesa come la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che lo contiene) addominale o inguinale nei soggetti predisposti come operai addetti al lavoro
pesante,e la sindrome di Tietze (è definita come un'infiammazione benigna,
però dolorosa,autolimitante,non suppurativa e localizzata delle cartilagini
superiori ; descritta dal chirurgo tedesco Alexander Tietze 1864-1927).
La polmonite è causata principalmente dalle infezioni di batteri (nel 20-60%
dei casi) o virus e meno frequentemente da funghi e parassiti,nonché da
sostanze tossiche ai danni meccanici polmonari. Anche se esistono più di 100
ceppi di agenti infettivi identificati,solo alcuni,però,sono responsabili della
maggior parte dei casi. Infezioni miste con i virus e batteri possono verificarsi
fino al 45% dei casi riscontrati nei bambini e nel 15% negli adulti. Un agente
eziologico non può essere isolato in circa la metà dei casi,nonostante la disponibilità di test accurati. Il termine “polmonite” è a volte molto ampiamente utilizzato per qualsiasi condizione con conseguente infiammazione
dei polmoni (magari causata da una malattia autoimmune,da ustioni chimiche o reazioni ai farmaci). Condizioni e fattori di rischio che predispongono alla
polmonite sono : fumo,immunodeficienza (si fa riferimento ad una categoria
diagnostica caratterizzata da un deficit dell'immunità umorale e/o dell'immunità
cellulare che comprende una serie di entità patologiche),alcolismo, broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO : è un'affezione cronica
polmonare caratterizzata da una ostruzione bronchiale,con limitazione del
flusso aereo solo parzialmente o per nulla reversibile,lentamente progressiva,
causata da un'infiammazione cronica. Le prime descrizioni di probabili casi
risalgono al 1679,quando T. Bonet scrisse di una condizione di “polmoni
voluminosi” e nel 1769 per opera di Giovanni Battista Morgagni- medico,
anatomista e patologo- che annotò polmoni “turgidi in particolare nell'inspirio”),malattia renale cronica ( MRC : è una patologia che interessa
il rene e che può provocare perdita progressiva e completa della funzione
renale o complicanze derivanti dalla ridotta funzione renale) e malattie epatiche.
La polmonite ab ingestis (è una broncopolmonite che si sviluppa a causa
dell'ingresso di materiali estranei nell'albero bronchiale,spesso proveniente per
via orale o gastrica),compresi cibo,saliva o secrezioni nasali. Tuttavia,i batteri
sono la causa più comune della polmonite acquisita in comunità,con lo
Streptococcus pneumoniae isolato in quasi il 50% dei casi. Altri batteri
isolati sono : Haemophilus influenzae nel 20%,Chlamydophila pneumoniae
(è responsabile di una polmonite atipica a interessamento interstiziale) nel 13%,Mycoplasma pneumoniae (è responsabile della polmonite atipica
primaria ; batterio aerobio obbligato,aderisce agli epiteli ciliati tramite
adesine particolari) nel 3% dei casi,e a seguire Staphylococcus aureus,
Moraxella catarrhalis,Legionella pneumophila (è un sottile batterio Gram- negativo pleomorfico ; è un agente patogeno responsabile della legionellosi
o malattia dei legionari : è una polmonite atipica,si manifesta con : febbre alta,
cefalea,mialgie,tosse,emoftoe e brividi di freddo. Nel 10-20% dei casi si hanno
sintomi gastrointestinali con inappetenza,dolori addominali,nausea e vomito.
Il nome deriva dal fatto che il batterio che ne è la causa fu identificato per la
prima volta nel 1977 su un gruppo di partecipanti a un raduno della Legione
Americana- è un'organizzazione di veterani delle forze militari- avvenuto l'estate precedente presso un Hotel di Philadelphia : 221 persone contrassero la
malattia e 34 morirono. L'infezione da Legionella non si trasmette da persona a
persona,ma tramite flussi d'aerosol,quindi potenzialmente in luoghi nei quali è
in funzione un sistema di condizionamento,di umidificazione o di trattamento
dell'aria,o di ricanalizzazione delle acque. La malattia raggiunge il suo picco di
infezioni solitamente tra l'estate e l'inizio dell'autunno) e bacilli Gram-negativi.
Tra i potenziali virus che provocano la “polmonite virale” troviamo agenti
patogeni che comprendono : rhinovirus,coronavirus,orthomyxoviridae
(sono una famiglia di Virus a RNA a singolo filamento che comprendono 8
generi di virus,identificati attraverso le differenze nelle loro nucleoproteine e
nella proteina matrice ),virus respiratorio sinciziale umano (RSV),adenovirus
e i virus parainfluenzali umani. I virus Herpes simplex raramente causano
la polmonite,se non in particolari gruppi di individui,come i neonati, pazienti
oncologici,o trapiantati.
La polmonite fungina è rara,e si presenta più comunemente nei soggetti con un
sistema immunitario indebolito a causa di AIDS,dall'assunzione di farmaci
immunosoppressori (sono molecole che inibiscono la risposta immunitaria) o
per altri problemi di salute. E' causata dal Histoplasma capsulatum (è un fungo
Ascomycota ; cresce in aree contaminate da escrementi di pipistrelli e uccelli),
Blastomyces,Cryptococcus neoformans,Pneumocystis carinii e Coccioliodies
immitis. La sepsi è una potenziale complicanza della polmonite,ma in genere si
verifica nelle persone con un sistema immunitario scarso o con asplenia (si
intende un'insufficienza funzionale della milza). Nel corso di un caso di polmonite,può venire a formarsi un versamento pleurico,una raccolta di liquido nello spazio pleurico (la pleura è una membrana che avvolge singolarmente
ciascun polmone. E' formata da due foglietti,viscerale e parietale che sono
rispettivamente adesi al polmone e alla gabbia toracica e continuano l'uno con
l'altro a livello dell'ilo polmonare creando fra di essi una cavità a pressione
negativa contenente il liquido pleurico fondamentale per permettere ai polmoni
di dilatarsi negli scambi respiratori) lo spazio che circonda il polmone. I microrganismi possono infettare questo liquido,causando un empiema,cioè una
raccolta di pus. Nei casi più gravi è necessario un intervento chirurgico : se il
liquido non viene eliminato,l'infezione può persistere,poiché gli antibiotici non
penetrano bene nella cavità pleurica. Inoltre raramente i batteri nei polmoni possono formare una raccolta di liquido infetto,cioè l'ascesso polmonare.
La polmonite può causare anche insufficienza respiratoria (ovvero l'incapacità
del sistema respiratorio-e non solo del polmone- di assicurare un adeguato scambio gassoso,sia sotto sforzo che a riposo. E' una sindrome caratterizzata dalla brusca caduta dei livelli di ossigeno nel sangue arterioso),innescando a
sua volta la sindrome da distress respiratorio (è la situazione che fa notevolmente diminuire la concentrazione di ossigeno nel sangue). I polmoni si
riempiono di liquido molto rapidamente e diventano rigidi. Questa rigidità,
combinata alle gravi difficoltà di ossigenazione a causa del liquido,può richiedere lunghi periodi di ventilazione meccanica per la sopravvivenza.
E' da notare un'altra importante complicanza portata dalla polmonite,e cioè
l'embolia polmonare. E' una patologia che si verifica quando una o più arterie
che conducono sangue ai polmoni si ostruiscono completamente a causa del
formarsi di una massa solida detta embolo,che inibisce il normale flusso di sangue e impedisce il passaggio di ossigeno ai polmoni determinando il
malfunzionamento degli stessi,provocando gravi problemi respiratori,dolori
al petto e,qualora non si agisca tempestivamente a cure idonee,l'infarto polmonare e la morte. L'embolo può essere determinato al 90% da coaguli di
sangue nelle vene delle gambe-patologia conosciuta come trombosi venosa
profonda (TVP) o trombosi-che si rompono e migrano attraverso il flusso
sanguigno dall'area interessata fino alle arterie polmonari,provocando l'embolia. Statisticamente i soggetti maggiormente colpite sono le donne.
Ci sono comunque condizioni o soggetti a rischio per cui l'incidenza può essere
più alta :
. immobilità,ovvero rimanere fermi nella stessa posizione per periodi prolungati.
. chi soffre o ha sofferto di altre patologie come cancro,ictus o patologie cardiache.
. soggetti che hanno avuto interventi chirurgici.
. anziani
. fattori genetici
. soggetti affetti da obesità
. fumatori
. donne in gravidanza.
Si manifesta con : dispnea (improvvisa respirazione difficoltosa),dolore al
torace,cianosi,tosse,febbre sopra i 38°,tachicardia e ipotensione.
La terapia può essere :
. preventiva : con trattamenti di anticoagulanti,che non distruggono l'embolo,
ma ne impediscono la crescita e l'insorgere di altri nuovi coaguli.
. d'urgenza : con farmaci trombolitici per dissolvere gli emboli,e somministrato ossigeno per la respirazione del tessuto.
La polmonite può,inoltre,causare anche l'infarto del miocardio.
In genere,però,la somministrazione di potenti antibiotici per via orale o di
semplici analgesici,un periodo di riposo e l'assunzione di fluidi,sono più che
sufficienti per arrivare a una completa guarigione.
Ma esiste già un Vaccino per la polmonite ?
Scopriamo adesso,attraverso il professore Fabrizio Pregliasco,direttore sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e Virologo presso l'Università degli Studi di Milano,qual'è la risposta,e soprattutto quali sono
le caratteristiche del vaccino e chi può farlo.
“Sì. Il pneumococco o streptococcus pneumoniae è un batterio presente in
oltre 90 ceppi,che determina circa il 50% delle polmoniti acquisite in
comunità,che sono le più frequenti tra la popolazione adulta. Questo
patogeno si diffonde in maniera preferenziale,nelle vie aeree superiori di
adulti e bambini,cioè :
. naso (interno ed esterno)
. laringe
. faringe
. trachea
Come funziona il Vaccino ?
“Il vaccino anti-pneumococco è molto efficace nella prevenzione di infezioni più gravi e attualmente prevede l'utilizzo della denominata Polisaccaridico
coniugato 13-valente adsorbito,attivo contro i 13 ceppi più comuni.
Combinato con una particolare tossina difterica,viene reso più visibile al
sistema immunitario,garantendo una protezione di durata e intensità maggiori :
una dose è sufficiente per una copertura a vita” spiega Pregliasco.
“Tutti i target di età possono sottoporsi alla vaccinazione anche se,le categorie
maggiormente indicate sono quelle più fragili come gli anziani over 65,ma può
essere effettuato anche nei bambini e adolescenti. Si effettua attraverso un'iniezione intramuscolare,diverso è per i bambini : dai 9 anni in su si effettua
sul braccio,ma nei più piccoli sulla coscia” conclude Pregliasco.
“Naturalmente,gli effetti collaterali che potrebbero (non sempre) presentarsi
sono : febbricola la sera stessa dell'iniezione,indolenzimento della zona
interessata. Tuttavia,però,è sempre molto meglio consultare prima il proprio
Medico”.
Dunque sorgono 2 domande molto importanti e logiche :
. Perché il liquido sperimentale per il Covid contiene all'interno un microchip
di tracciamento ?
. E perché ne sono state fatte più dosi ?
Adesso esulo un attimo e voglio raccontare ciò che è accaduto a mia madre.
Cominciamo partendo da molti anni fa,quando ero bambinetta io la mia mamma
prese un contagio di congiuntivite batterica,progressivamente gli occhi le si
gonfiarono moltissimo tanto da non vederci quasi più,così dopo numerosi tentativi di portarla a farsi controllare,ci andò con suo fratello maggiore arrivando in un tardo pomeriggio all'Ospedale di Borgo San Lorenzo,comune
in provincia di Firenze,quando arrivò il primo medico che le prestò soccorso,
inizialmente,si rifiutò persino di toccarla,suo fratello si arrabbiò e lo minacciò
di denunciarlo, poi,poco dopo,arrivò un altro medico che rimproverò il collega e le prestò il soccorso ripulendole gli occhi con medicazioni e prescrivendole
un collirio antibiotico,nel giro di circa 20 giorni più o meno guarì.
Adesso,circa...8 mesi fa,era l'inizio di agosto (l'estate calda dell'anno scorso),
andò in ferie per 2 settimane (mia madre è sempre stata una diligente lavoratrice
in un'azienda provinciale qui nel centro industriale di Scarperia),e le cominciò
uno strano e continuo dolore alla spalla sinistra,inizialmente si pensò che fosse
un dolore artrosico,trascorse quasi tutte le ferie a letto per il dolore che diventava sempre più forte. Poi,a febbraio (dopo aver fatto tutti i Tamponi
obbligatori per il lavoro,ricordiamo che non esistono i Tamponi per la polmonite,risultando sempre negativa),ebbe un tracollo spaventoso e un forte
dimagrimento,respirava molto male,non riusciva a stare in piedi,e fu ricoverata
urgentemente sempre all'Ospedale di Borgo San Lorenzo per una pericolosa
aritmia,dopo TAC,numerose flebo di fluidi,prelievi,e medicinali,e Tamponi
(risultati sempre tutti negativi)...torna a casa,sta bene per un po',poi di nuovo
un altro ricovero all'Ospedale. Dalla successiva TAC le trovano una massa
posta tra la struttura ossea della spalla e il polmone,all'inizio furono formulate
varie ipotesi,che si trattasse di una massa batterica,ma in realtà è una massa
tumorale benigna che preme sul nervo che da mobilità al braccio,non capendo
cosa fare,e in più risultando positiva (a non si sa cosa) al Tampone,la trasferiscono a Santa Maria Nova a Firenze,adesso si trova a Villa Glicini a Firenze sempre. E' un'Ospedale Provinciale,e lo è anche la struttura del Centro Salute Mentale che lavora per lo stesso,avendo un personale medico….beh…
altro che provinciale!!! Lasciamo stare,è meglio ! Non sono capaci neanche di
effettuare un bendaggio al piede,come è successo a me (molti anni fa),quando mi fratturai il piede destro durante un allenamento di Pallavolo in Palestra al
Liceo Giotto Ulivi a Borgo,lasciamo stare,quella Scuola è la peggio,per non
parlare dei docenti !
Chi inventò la mascherina,e che cos'è?
Nel 1897,il chirurgo austriaco Johann von Mikuliez Radecki descrive una
maschera chirurgica composta da uno strato di garza. In quello stesso anno,il
medico francese Paul Borger indossò per primo una maschera antibatterica
durante un'operazione chirurgica ; le mascherine chirurgiche sono dispositivi
monouso che proteggono esclusivamente contro schizzi e goccioline biologiche
(ad esempio goccioline di uno starnuto o tosse),ma non contro gli agenti
infettivi in sospensione.
Questo è un chip all'interno del Liquido Sperimentale detto Vaccino per il COVID-19..............Come mai è Lì?
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