Passa ai contenuti principali

Post

Città di Tiro

  La storia di Tiro è uno straordinario esempio dell'adempimento delle antiche profezie bibliche. Prima cadde la città situata sulla terraferma; poi fu distrutta la città insulare. Tutto era già stato predetto. Ai lontani giorni di Davide e suo figlio,Salomone,fra Israele e Tiro c'erano rapporti amichevoli; ma gli abitanti di Tiro adoravano Melqart e Astarte. Tiro era una città molto dedita al commercio. Ma col tempo la sua prosperità la fece inorgoglire,spingendola a sfidare il Creatore,e i suoi profeti predissero la venuta della sua calamità. Nabucodonosor II assediò la città. Da un punto di vista militare,dopo tanti anni,sembrava sciocco continuare ad assediarla,ma egli perseverò finché,dopo lunghi e faticosi 13 anni,Tiro cadde,adempiendo la profezia che vide il re come suo conquistatore,come troviamo scritta l'antica Profezia in Ezechiele 26:7-12 : “Questo è ciò che il Sovrano Signore e Creatore dice:” Faccio venire dal nord contro Tiro Nabucodonosor,re di Babilon

La pioggia

  Molto spesso,e sopratutto durante la stagione invernale o autunnale,può accadere che possiamo soffrire di “depressione stagionale” a causa del maltempo,o anche dell'assenza di Sole,ma la pioggia è una fase essenziale del ciclo mediante il quale dalla Terra e dalle acque di superficie,l'acqua risale nell'atmosfera sotto forma di vapore per poi condensarsi e ricadere,di nuovo,sulla Terra,provvedendo così l'umidità necessaria alla vita di animali e piante. La Bibbia collega la pioggia a un ciclo sapientemente ben organizzato e puntuale,come ciò che troviamo scritto in Giobbe 36:27,28: Egli attira in alto le gocce d'acqua; il vapore che ha formato si condensa poi in pioggia; le nubi la riversano,la rovesciano sul genere umano. Oppure come ciò che troviamo scritto in Ecclesiaste 1:7 : Tutti i fiumi scorrono verso il mare,eppure il mare non è mai pieno. Al luogo da cui i fiumi nascono,là tornano per scorrere di nuovo. E' un ciclo continuo,e che non si può rompere.

La Pestilenza

  Il termine è orribile. Ma è una condizione di qualsiasi malattia infettiva che si diffonde molto rapidamente,raggiungendo proporzioni epidemiche,e può avere effetti letali. Il termine proviene dall'ebraico antico (devèr) che significa “distruggere”. E troviamo che nella Bibbia è legata con l'esecuzione del giudizio di Dio,sia rispetto al popolo (che anticamente portava il suo Nome),che agli oppositori,( questo non significa che il Creatore sia la causa delle pestilenze). In Esodo 9:15,16 il Creatore disse a Mosè:”A questo punto avrei già potuto stendere la mano per colpire te e il tuo popolo con una piaga mortale,e tu saresti stato spazzato via dalla terra. Ma per questo preciso motivo ti ho tenuto in vita; per mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia dichiarato in tutta la terra”. Nei tempi antichi la causa dell'arrivo della pestilenza era perché il popolo aveva abbandonato ( e lo fece molte volte; e molte volte il Creatore lo perdonò dimostrando sconfinato a

I raggi benefici del Sole

  Come in tutte le cose...gli eccessi fanno male alla nostra pelle,ma esporsi al Sole offre molti benefici: all'umore,alle ossa,alla vista,al sonno e anche alla sessualità. Nell'estate della pandemia,la voglia di stare all'aperto è più forte che in tutti gli anni scorsi. Ma con tutte le precauzioni che ancora dobbiamo prendere la temuta seconda ondata,rischiamo di perdere di vista l'ABC della salute. Che in questi mesi,significa sopratutto proteggere la pelle dai raggi UV. Con le giuste cautele,infatti,si possono avere soltanto i benefici del Sole,che sono molti più di quanto si creda. Proteggersi sempre è consigliato “Le precauzioni sono sempre le stesse,ma è bene ricordarle perché ancora in tanti sottovalutano i rischi dei raggi UV”spiega Raffaele Mercuri,Primario di Dermatologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano. “Prendere il Sole con gradualità,evitando le ore centrali della giornata e proteggendo la pelle con le creme solari,permette di evitare eritemi

Il Sole tra mitologia e leggenda

  Il Sole: tra mitologia & leggenda E' buio e fa molto freddo. Chissà se il miracolo si ripeterà ancora. Fin dagli albori della storia dell'umanità,quella palla infuocata ha scandito la vita dei nostri lontanissimi antenati: l'osservazione del suo movimento apparente intorno alla Terra ha per secoli regolato le loro credenze,i ritmi del lavoro,il susseguirsi delle stagioni,degli anni nei calendari. A lei dobbiamo persino il Natale,l'aureola sulla testa dei santi e molti altari cristiani rivolti a oriente. Chi,se non una divinità,avrebbe potuto tanto? Lo diceva persino il poeta Dante Alighieri: “Non esiste cosa visibile,in tutto il mondo,più degna del Sole di fungere da simbolo di Dio”. Nutrito di sangue umano Il Sole ebbe un posto d'onore in quasi tutte le religioni e le antiche mitologie del passato,diventando oggetto di culto già in epoca neolitica,come portatore di vita,luce e prosperità. Ma,a volte,anche di morte: è il caso del crudele dio azteco del So

Il sole

  E' la nostra Stella perfetta. Non è né la più grande né la più spettacolare,ma proprio per la sua “normalità” il Sole ha fatto crescere e alimenta la vita sulla Terra. La forza del Sole sta nel suo essere “normale”. Nel senso che,per esempio,non è né troppo grande né troppo piccolo,né troppo caldo né troppo freddo. Un mix di caratteristiche che lo ha reso la stella ideale perché su un pianeta del suo sistema si evolvesse la vita. Cioè noi. Tutto ha avuto inizio qualcosa come 4,6 miliardi di anni fa,quando in un angolo appartato della nostra galassia,la Via Lattea,si trovava una nube di gas e di polveri. Che cosa ha innescato,in quella nube,la formazione di nuove stelle,Sole compreso? Il merito potrebbe essere di una minuscola galassia satellite della nostra,chiamata Galassia nana ellittica del Sagittario,che ha il brutto vizio,ogni tanto,di passare attraverso la Via Lattea. Di questi incontri ravvicinati,un gruppo di ricerca guidato da Tomàs Ruiz-Lara dell'Istituto di As

La siccità nel destino di Assiri & Maya

  Scoperta la causa del crollo delle più importanti civiltà del passato? E' possibile che ci sia un comune denominatore tra le cause che hanno portato al collasso le più grandi civiltà poi scomparse? Assiri & Maya,due culture così distanti nel tempo e nello spazio e così diverse,potrebbero essere crollate per lo stesso motivo: la mancanza d'acqua. L'acqua è sinonimo di vita; è uno di quegli elementi fondamentali che permettono alle popolazioni di prosperare. L'acqua serve non solo per bere ma anche per abbeverare il bestiame,per coltivare,per curare l'igiene,per spegnere incendi e anche per scopi religiosi. Quasi tutte le grandi città che conosciamo hanno un fiume che le attraversa. L'antica Roma prosperò grazie alla costruzione di ben 11 acquedotti che,ogni giorno,portavano enormi quantitativi d'acqua nella capitale dell'Impero. Se ci sono le condizioni favorevoli una popolazione cresce,si espande ma tutto è fortemente dipendente dall'acqua.