Sì,ma solo di notte. Lo ha rivelato una simulazione al computer delle possibili precipitazioni sul suolo marziano realizzata da Aymeric Spiga,esperto di dinamiche delle atmosfere planetarie della Sorbona di Parigi. Lo studio ha analizzato il comportamento delle nubi di particelle d'acqua che si condensano nella tenue atmosfera del Pianeta Rosso quando l'umidità relativa raggiunge il punto di saturazione. Si è scoperto che nella gelida notte marziana il raffreddamento delle particelle può creare condizioni instabili all'interno della nube,innescando lo sviluppo di pennacchi di neve e di tempeste di vento. Queste turbolenze notturne hanno l'effetto non solo di depositare la neve sul suolo ma anche di rimescolare l'intera atmosfera marziana.